Ambiente, lotta tra possibilisti e “radicali”
Verrini: «Problema prioritario le polveri sottili». Benatti: «Facciamo le biomasse nel parco Lama»
Ambiente e salute: quali i programmi dei candidati?
Fossoli ha vinto la battaglia contro l’impianto a biomasse: lei è intenzionato a dire no ad altri impianti?
Bellelli: «Noi dobbiamo puntare con forza sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e favorire il tessuto produttivo locale per creare occupazione ed impresa di qualità, mettendo sempre al centro la salute e l'ambiente».
Rostovi: «Non ho dogmi, credo che si valuterà di volta in volta dopo una attenta analisi dei pro e dei contro e sempre solo dopo aver ascoltato il parere dei cittadini più direttamente interessati».
Rovatti: «Molti di noi hanno combattuto contro l’impianto di Fossoli. Aimag deve diventare un’azienda in grado di vendere soluzioni per il risparmio energetico».
Verrini: «Il primo problema ambientale di Carpi è aggredire le polveri sottili, modificando le dinamiche del traffico, convertendo molte strade della periferia ai chilometri 30, rendendo gradualmente virtuosi tutti gli impianti di riscaldamento pubblico e incoraggiando a fare altrettanto i privati».
Gaddi: «La battaglia è partita proprio da noi e siamo fieri che poi si siano mossi comitati e cittadini per impedirlo!».
Benatti: «Per me quella è stata una battaglia sbagliata, nata sull'onda emotiva del grillismo, del no a tutto. È sbagliato però fare esperimenti a Fossoli, frazione che ha già dato fin troppo. Perché non progettare un impianto a biomassa realizzato nel Parco Lama».
Sanità: indichi tre priorità.Bellelli: «La casa della salute,la residenza psichiatrica e l'hospice di area».
Verrini:«Il sindaco deve essere anche assessore alla sanità, aumentare il numero di infermieri ospedalieri, aumentare il numero degli infermieri domiciliari».
Rostovi: «Rivisitazione del Pal, difesa ad oltranza del nostro ospedale, studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo ospedale».
Rovatti: «Qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo».
Gaddi: «Ridiscuteremo la nostra eccessiva subalternità a Modena, punteremo più su un aumento del personale, promuoveremo l’assistenza domiciliare». Benatti: «Nuovo ospedale; poi bisogna lottare per mantenere qui i servizi ospedalieri essenziali; poi le residenze per la degenza e per la psichiatria». (ri.fi.)