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«Archivio, lo spostamento spetterà al nuovo sindaco»

«Archivio, lo spostamento spetterà al nuovo sindaco»

Spilamberto. Lamandini annuncia che non sono stati formalizzati gli accordi Il circolo Il Torrione: «Già pronti a far partire una petizione per evitare il trasloco»

22 maggio 2014
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SPILAMBERTO. Si complica nuovamente la vicenda dello spostamento dell’archivio comunale da Spilamberto a Vignola. Ad ammetterlo è stato lo stesso sindaco, Francesco Lamandini, che ha detto: «Siamo arrivati lunghi su questa questione. La decisione spetterà al nuovo sindaco». In altri termini, mancano ancora veri e propri accordi nero su bianco tra la Fondazione di Vignola e i comuni che dovrebbero dare vita all’archivio storico intercomunale, ovvero Vignola, Spilamberto, Marano, Castelnuovo e Castelvetro.

Quindi, giocoforza, una delle prime patate bollenti che si troveranno in mano i nuovi sindaci, e in particolare quello di Spilamberto (perché qui la faccenda è molto sentita, data la ricchezza e l’antichità dell’archivio), sarà proprio l’archivio storico intercomunale. La Fondazione di Vignola, infatti, ha acquistato dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna l’immobile ex archivio Crv di via Papa Giovanni Paolo II, al prezzo di favore di 1,55 milioni di euro. L’idea, appunto, era quella fare convogliare in parte di questo immobile gli archivi storici dei comuni sopra menzionati, perchè attualmente tutti sono più o meno fuorilegge, con l’unica eccezione di quello di Castelvetro. Nei giorni scorsi, sembrava cosa fatta che ogni comune, a fronte di un canone di 50.000 euro all’anno da dividersi tra tutti i comuni aderenti, potesse iniziare a portare qui il proprio archivio storico. Qualcosa, però, è andato per le lunghe, e ora la faccenda si complica o, per meglio dire, sarà ereditata dalle nuove amministrazioni. Particolarmente soddisfatto per come si stanno mettendo le cose è, da una parte, Graziano Giacobazzi, presidente del circolo culturale Il Torrione, che da alcune settimane, assieme ad altri studiosi e intellettuali di Spilamberto, si era esposto in prima persona proprio per impedire il trasferimento dell’archivio storico comunale, motivando sostanzialmente la sua contrarietà con l’antichità dei documenti qui conservati, alcuni dei quali risalenti al 1475.

«Nel caso chi sarà eletto sarà favorevole a spostare l’archivio – ha detto ancora Giacobazzi – siamo già pronti a organizzare una grande petizione, per fare ascoltare le nostre ragioni». Dall’altra parte, il sindaco uscente Francesco Lamandini rileva: «Una decisione dovrà comunque essere presa. O chi mi succederà spenderà qualcosa come 400 mila euro per fare un nuovo archivio comunale, rischiando che i cittadini lo rincorrano col forcone, o si trasferirà nella struttura già individuata di Vignola. Nel caso non si decidesse, la Soprintendenza potrebbe sempre intervenire e trasferire di diritto tutto l’archivio storico comunale a Modena».

Marco Pederzoli

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