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Cardiologia: si cerca il “dottore d’Egitto”

Cardiologia: si cerca il “dottore d’Egitto”

Ìl tribunale ordina la consegna a mano della notifica al medico arabo abusivo e ora irreperibile

22 maggio 2014
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Quel dottore d’Egitto.... Associazione per delinquere, concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, concorso in truffa, abusivo esercizio di una professione. Sono i reati dei quali è imputato Ahmed Reqz, il medico fantasma di cardiologia nato negli Emirati Arabi e, pare, residente in Egitto. Era operativo, secondo la procura nella Struttura complessa, lo aveva voluto e diretto lo stesso dottor Sangiorgi, senza che avesse alcun titolo e qualifica di medico. Questa figura evanescente è stata al centro dell’udienza preliminare di ieri sul caso di Cardiologia condotta dal gup Andea Romito. Reqz è stato dichiarato irreperibile: di lui non si sa nulla, tanto no il suo avvocato d’’ufficio. Per questo è stata attivata la nuovissima procedura entrata in vigore pochi giorni fa. Il giudice ha dovuto dare così incarico di reperire questo dottore invisibile per fargli sapere che è imputato a un processo in Italia e per permettergli di difendersi. Ma per farlo Reqz dovrà essere individuato e raggiunto: la nuova procedura vuole infatti che la notifica venga consegnata a mano... Qualcuno dovrà insomma, andare a cercarlo in Egitto, dove pare che abiti (ma, come detto, non esistono notizie certe in merito da molto tempo). Il giudice ha fissato a ottobre l’udienza per fare il punto sul medico fantasma. Se non si scoprirà nulla su di lui, la nuova legge prevede che la sua posizione venga sospesa per un anno e venga infine dichiarato irreperibile a tutti gli effetti. Quella di ieri è stata un’udienza poco fruttuosa in generale. Infatti è stato sollevato il problema della necessità di notificare nuovi difensori per due aziende che avevano scelto lo steso avvocato dell’amministratore delegato, ciò che per la legge non è possibile. Le aziende dovranno quindi nominarne due differenti e comunicarlo al giudice che ha rinviato l’udienza al 4 luglio prossimo. L’udienza procede quindi a rilento, come previsto, per tutta la serie di problemi preliminari che vengono posti. In questa fase, l’attesa è tutta volta alla questione della costituzione delle parti civili. Sono una decine gli enti e le associazioni che si sono dichiarate lese dal comportamento del team all’epoca diretto dalla professoressa Maria Grazia Modena e supervisionato dal dottor Giuseppe Sangiorgi. Bisognerà vedere se il giudice li accoglierà tutti.

Carlo Gregori