Gazzetta di Modena

Modena

La chiesa della Pomposa ha ritrovato il suo portale

di Michele Fuoco
La chiesa della Pomposa ha ritrovato il suo portale

L’iniziativa ha coinvolto assessorato al centro storico, associazioni ed esercenti Oggi apertura al pubblico per la festa di Santa Rita e benedizione delle rose

22 maggio 2014
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MODENA. Il portale della chiesa di S. Maria della Pomposa ritrova, dopo il restauro, la dignità di ingresso ad un luogo sacro e ricco di storia. Ci ha pensato il Consorzio San Geminiano Costruzione, Arte, Restauro, con un meticoloso lavoro di poco più di un mese condotto da Barbara Pettazzoni e Stefano Casini di "Ripresa Restauri" che, con altri nove soci, del Consorzio fa parte. A promuovere l'intervento è stata l'Associazione culturale "La Pomposa", con il sostegno della Confraternita di San Sebastiano che del complesso monumentale della Pomposa ha l'usufrutto. Il contributo finanzìario di circa 6 mila euro viene dall'assessorato alle politiche economiche e al centro storico e da operatori commerciali della zona. Non è un caso che il portone venga aperto proprio oggi, in occasione della rituale benedizione delle rose per la festa di Santa Rita da Cascia, la patrona dei casi impossibili. Lo si potrà ammirare nel nuovo colore verde, più rispondente a quello originario. Il portale, largo 188 centrimetri e alto 360, risalente al XVII secolo, «è stato più volte rimaneggiato - dice la Pettazzoni - nel tempo, con modifiche e riadattamenti. Per il restauro si è provveduto all'analisi dello strato pittorico superficiale (di color marrone che nascondeva un substrato verde-bronzo) che presentava un visibile degrado per erosione esercitata da agenti atmosferici, e alla conseguente esportazione delle vernici, a stuccature a tono per poi intervenire con olio di lino cotto e pigmenti naturali». Necessari, pur ritenuto buono lo stato di conservazione del portone, il trattamento antitarlo e il consolidamento strutturale, con intregrazioni lignee di essenze adeguate. Le superfici interne, dopo la pulizia e la stuccatura, sono state protette con una finitura a base di cera cristallina. E tutto si è svolto sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni storici e architettonici.

Un restauro di grande qualità che ha visto, in primo luogo l'impegno finanziario dell'assessorato al centro storico «che aveva l'obiettivo - afferma Stefano Prampolini - di mettere a posto il portale di una delle chiese storiche (conserva le spoglie di Ludovico Antonio Muratori) più belle e amate dai modenesi che hanno una particolare devozione per S. Rita», per la cui festa sono previste oggi tre messe.

«Importante - evidenzia William Cassanelli, presidente del Consorzio e coordinatore dei lavori - il contributo degli esercenti e residenti della zona. Non è difficile trovare il sostegno perché c'è sempre una grande disponibilità da parte di tante persone, quando si vogliono realizzare cose di rilievo. Bisogna solo impegnarsi ad organizzare tutto». Con giusto orgoglio Cassanelli rivela che il Consorzio S. Geminiano ha restaurato gratuitamente il portone d'ingresso dell'Aedes Muratoriana e Deputazione di Storia Patria, in Strada Pomposa, e il portoncino laterale di accesso alla chiesa. Soddisfazione anche di Gino Pennica, presidente dell'Associazione culturale La Pomposa sempre in prima linea per la valorizzazione sociale e commerciale della zona, come pure di Raffaele Esposito, titolare della Pizzeria 360°, tra i maggiori sponsor del restauro, felice di «aver contribuito alla qualificazione di un bene storico della comunità, degno di attenzione da parte dei turisti».