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La legislatura finisce senza il bilancio 2014 Resta il buio sui conti

La legislatura finisce senza il bilancio 2014 Resta il buio sui conti

Non arrivano in commissione nè il documento di previsione del Comune nè il piano Sgp. Dovrà pensarci il futuro sindaco

22 maggio 2014
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L'ultima commissione bilancio di una legislatura che sui problemi di bilancio ha vissuto buona parte della sua esistenza non vedrà trattare né il piano industriale di Sgp, né il bilancio di previsione del Comune ma si occuperà solo di temi marginali. E non ci sarà nemmeno l'amministratore unico della società patrimoniale Corrado Cavallini, che per impegni definiti improrogabili ha annunciato ai consiglieri che non parteciperà e si è reso disponibile per la prossima settimana. Il fatto è che domenica si vota e la legislatura di fatto finisce. Se lunedì ci sarà un nuovo sindaco eletto le commissioni non esisteranno più e se anche dovesse esserci il ballottaggio pare impossibile convocare una delle commissioni precedenti. La mancata partecipazione di Cavallini quindi è stata vissuta in particolare dai consiglieri di opposizione come una beffa. Solo una settimana fa l'amministratore lanciava appelli per l'approvazione del bilancio entro la legislatura, facendo seguito a quello del sindaco Caselli e ricevendo poi il sostegno dei dipendenti di Sgp. Ma né il bilancio di previsione, né il piano industriale della patrimoniale, sono mai arrivati nella casella di alcun consigliere comunale. Non ci sono documenti da discutere e approvare neanche nell'ordine del giorno della commissione che stasera precederà il confronto fra i sindaci in piazza Garibaldi. Nei giorni scorsi in un'intervista Luca Caselli ha corretto il tiro, dichiarando di non voler più presentare il preventivo per non vederlo strumentalizzare prima del voto e che «chi entrerà in municipio il 26 maggio si troverà il documento pronto e i conti in ordine». L'unico esistente al momento attuale è il documento che contiene una sorta di linee di indirizzo per il piano industriale di Sgp, rintracciato dal consigliere Massimo Benedetti nei giorni scorsi: un preliminare, non si sa quanto controllato, corretto fra l'altro in alcuni aspetti non secondari. La «soddisfazione integrale dei creditori ordinari e privilegiati» infatti è diventata «la soddisfazione quasi integrale» nella nuova versione. Ma l'aspetto più allarmante è la crescita della perdita di esercizio che sfiora i 6,5 milioni di euro, cifra che aumenta di un paio di milioni quella già preoccupante dello scorso bilancio. In ogni caso il bilancio preventivo da approvare con un consiglio in deroga dell'ultimo momento, non è più all'ordine del giorno. Si complica la vita del futuro sindaco, che una volta entrato in carica, lunedì o quindici giorni dopo in caso di ballottaggio, dovrà prendere o riprendere in mano i conti e portarli in approvazione alla giunta e al consiglio comunale per arrivare entro il termine perentorio del 9 luglio al piano di concordato.