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MODENA. Dal 27 maggio tornano i Modena Cuty Ramblers con il nuovo album dal vivo “Venti”, il primo (considerando la vocazione live che li contraddistingue) nei venti anni di carriera del gruppo folk...

22 maggio 2014
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MODENA. Dal 27 maggio tornano i Modena Cuty Ramblers con il nuovo album dal vivo “Venti”, il primo (considerando la vocazione live che li contraddistingue) nei venti anni di carriera del gruppo folk emiliano, prodotto dall'etichetta della band Modena City Records e distribuito dalla Universal. Il tour celebrativo è già partito e ieri sera i MCR hanno suonato a Chieti mentre stasera saranno a Moncalieri (Torino).

«È qualcosa che avremmo potuto fare prima ma non ci avevamo mai pensato seriamente – spiega Davide “Dudu” Morandi, cantante del gruppo, in un’intervista all'Ansa - Ora ci sembrava il momento giusto, anche per festeggiare i venti anni di carriera discografica, e per rispondere all'esigenza dei tanti che ce lo chiedevano». “Riportando tutto a casa” è stato il disco d'esordio uscito nel 1994 e la passione divenne professione. Il disco, un doppio cd accompagnato anche da un dvd, è stato registrato all'Estragon di Bologna il 15 marzo scorso, durante la prima data del “Venti Tour”, che i Modena City Ramblers porteranno in giro per tutta l'estate. Contiene 31 canzoni che ripercorrono la loro carriera e vede l'intervento di alcuni ospiti come Stefano “Cisco” Bellotti, Vanja Buzzini, Arcangelo “Kaba” Cavazzuti, Daniele Contardo, Jason McNiff, Luciano Gaetani, Giovanni Rubbiani. «Di solito questo tipo di prodotti si fa a fine tour, quando tutto è rodato. Noi abbiamo scelto di farlo all'inizio: volevamo realizzare una sorta di “instant record” del concerto che i nostri fans potessero portarsi subito a casa. E poi è stata anche una scusa per andare ancora in tour».

Tra i brani scelti per rappresentare due decenni di musica ci sono “Bella ciao” e “I cento passi”, dedicato alla memoria di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia. Canzoni di protesta, di responsabilità civile, di contenuti sociali, di cui i Modena City Ramblers sono da sempre portavoce. «Ma non ci consideriamo il gruppo della rivoluzione – precisa ancora Morandi – Ci basta farci ascoltare. La musica è il mezzo per trasmettere pensieri, emozioni. Ed è importante se permette anche di riflettere. Con una canzone come “Bella ciao”, si possono approfondire aspetti che non vengono spiegati a scuola, come la Resistenza. Nonostante tutto, c'è ancora bisogno di cantarla, di raccontarla. Non è né di destra né di sinistra: “Bella ciao” è un inno per la libertà, e lo è in tutto il mondo». In attesa del prossimo album di inediti, al quale hanno già iniziato a lavorare e che potrebbe arrivare l'anno prossimo, i Modena City Ramblers proseguono il tour.

Nicola Calicchio