Gazzetta di Modena

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IN TRIBUNALE

Morte dopo l’endoscopia: assolto radiologo

Morte dopo l’endoscopia: assolto radiologo

Il giudice non lo ritiene responsabile del decesso di un 36enne avvenuto a Baggiovara

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Assolto l’ultimo di tre medici dell’ospedale di Baggiovara indagati per omicidio colposo in merito alla morte di un paziente 36enne sottoposto posto a un delicato intervento con endoscopia. Lo ha deciso ieri mattina il gup Andrea Romito al termine dell’udienza preliminare diventata un processo con rito abbreviato.

Dopo l’archiviazione della posizione dei due medici coinvolti nell’intervento, toccava solo al neuroradiologo in servizio a Baggiovara - assistito dall’avvocato Andrea Mattioli - dover affrontare la sua posizione nel ripercorrere le fasi medico-ospedaliere finite con il decesso del paziente avvenuto il 4 agosto 2009, pochi giorni dopo l’intervento. Al termine dell’udienza il giudice ha assolto il medico «perché il fatto non costituisce reato».

“Mev” è un acronimo per indicare malformazioni arteriovenose che possono avere conseguenze gravissime. Sono un groviglio di arterie e vene connesse tra loro senza la normale interposizione dei capillari. Il sangue che scorre nei vasi anormali della malformazione si muove velocemente e raggiunge le vene con una pressione molto elevata, non diminuita dai capillari. Le vene si dilatano e le loro pareti, non in grado di sostenere tali pressioni, possono rompersi determinando un’emorragia cerebrale.

In questo caso, al 36enne meridionale ne erano state trovate nel cervello. Una posizione abbastanza tipica, a quanto pare, ma delicata.

Per questo il neuroradiologo aveva studiato il caso e analizzato le tre possibili opzioni per intervenire. La prima era un ciclo di radioterapia che avrebbe bruciato i grovigli. La secondo un’endoscopia. La terza un’operazione dentro la scatola cranica (che quindi andava aperta).

Il neuroradiologo disse al paziente che aveva deciso per la secondo scelta, ovvero l’endoscopia. E infatti il 36enne fu sottoposto a questo tipo di asportazione.

Il paziente fu ricoverato a Baggiovara. L’intervento venne seguito il 29 luglio 2009. In apparenza tutto andò a buon fine, ma il paziente non si riprendeva regolarmente. E anzi le sue condizioni sono peggiorate di ora in ora finché il 4 agosto la situazione è precipitata ed è sopraggiunto il decesso. La Procura ha aperto un’indagine che ha visto indagati i tre medici. Nel frattempo la famiglia del paziente deceduto è stata risarcita.

Carlo Gregori