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Palazzo Sandonnini, “Privatizzato” pezzo di parco sui viali: esposto - VIDEO

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Palazzo Sandonnini, “Privatizzato” pezzo di parco sui viali: esposto - VIDEO

Ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale: all’ex questura un parcheggio da 39 posti-auto sotto l’area verde tutelata

22 maggio 2014
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Privatizzazione di una porzione del parco della Rimembranza, nel tratto davanti alla sede del Banco Desio e costruzione nel sottosuolo di quel punto di viale delle Rimembranze di 39 garage sotterranei senza la giusta autorizzazione obbligatoria della Soprintendenza.

È l'opinione di un gruppo di residenti e ambientalisti che nei prossimi giorni porterà al deposito di un esposto alla Corte dei Conti dell'Emilia Romagna. Questi cittadini ipotizzano che nell'utilizzo su concessione del bene pubblico si possa riscontrare un danno erariale, mentre dalla proprietà dicono che “tutto all'epoca fu regolare, avevamo ogni permesso a posto”.

Torna dunque alla ribalta, essendo un tema in parte già discusso nel 2007, la costruzione dei 39 garages sotterranei utilizzati dalla banca e dai residenti del condominio annesso. E insieme a questo anche l'utilizzo del parco pubblico di superficie "trasformato" in aiuole-giardino utili a mimetizzare le griglie di aerazione del sottostante parcheggio. Sarà la vicinanza, pochi metri, dai chioschi sotto sequestro, ma anche questa vicenda relativa al parco della Rimembranza ha scatenato gli ambientalisti sul progetto che venne eseguito dal noto architetto modenese Francesco Gentilini e dal geometra Paolo Vescovini su incarico dell'azienda "Sandonnini Spa" di Sassuolo.

Ieri l'ambientalista e ingegnere Gaetano Galli ha illustrato la situazione sul posto. «Sui lavori a Palazzo Bonaccini Sandonnini che vennero concessi dal Comune nel dicembre 2005 - attacca Galli - i problemi sono di due ordini, la costruzione dei garage sotterranei e la realizzazione del giardino davanti al condominio della banca. Quest'ultimo è stato realizzato distruggendo una parte del parco della Rimembranza, un parco storico che tra l'altro era già stato vincolato alcuni mesi prima della concessione, nel 2005. Il suolo dove è stato costruito il giardinetto, abbellito con le rose che però non c'entrano nulla con il verde anch'esso vincolato, è stato di fatto privatizzato mentre è demaniale ed è parte del vincolato parco. I restauratori hanno ricreato il verde non idoneo e lo hanno anche rinchiuso con una bruttissima rete metallica stile bongalow dei lidi ferraresi. È uno spazio pubblico e non può essere oggetto di realizzazione del giardinetto, né si possono mettere le piante che si vuole. Inoltre è stato posizionato sul suolo a verde un totem del Banco Desio che va rimosso: è stata forse chiesta per questo basamento l'autorizzazione alla soprintendenza? Inoltre l'architetto Gentilini nella sua documentazione parla impropriamente di area cortiliva dell'edificio che non comprende affatto l'area antistante del verde. Quest'ultima è soggetta al vincolo del parco e non ha mai ricevuto l'autorizzazione della soprintendenza per intervenire sulla porzione di parco davanti al palazzo. La concessione d'uso prevista era subordinata alle autorizzazioni della soprintendenza perché appunto siamo all'interno di un parco: ma perché l'ufficio di tutela non si accorge mai di nulla?».

E poi Galli spiega i danni ipotizzati: «Dal punto di vista del verde venne eliminato, e non si poteva fare, un cedro Deodora, ma soprattutto si intravvede un cospicuo danno erariale in considerazione del bassissimo canone per la concessione in uso per trentanni dei garage. Siamo a un valore di appena 22,79 euro l'uno al mese. Questo progetto ha profondamente alterato l'area e occorre procedere alla demolizione del corpo interrato con ripristino dell'impianto storico del parco davanti al Palazzo».

I numeri dello storico immobile del resto sono di tutto rispetto.

L'intero palazzo, realizzato tra il 1849 e il 1860 dall'architetto Cesare Costa e dunque sotto tutela statale, occupa una superficie di quasi 4mila metri quadrati. In tutto l'edificio è occupato da 22 metri quadri di altane, 2334 metri di abitazioni e 1448 metri di uffici.