Gazzetta di Modena

Modena

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Sostituiti gli scrutatori candidati

Il Comune: tutto regolare. Destra, sinistra e sindaco contro i grillini

22 maggio 2014
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SAN FELICE. Con una nota indirizzata ai tre candidati alle elezioni comunali che erano stati sorteggiati e ufficialmente nominati quali scrutatori alle stesse elezioni, il Comune ha chiuso formalmente la questione sollevata con la richiesta di chiarimenti del Movimento a 5 stelle. La questione si era intricata perchè l'unico verbale esistente è quello di nomina, e la sostituzione non risulta da nessun ulteriore verbale. Era infatti stata decisa a parole, interpretando in questo senso il regolamento che parla di sostituzioni disposte dal capo dell'amministrazione per coloro che si trovino impossibilitati a fare gli scrutatori. Una questione insomma di carattere burocratico, ma il caso sollevato dai grillini ha innescato le dure prese di posizione dell'amministrazione che con un comunicato letto anche nel consiglio comunale di lunedì, nel quale il sindaco, seguito dal vice e dall'assessore Silvestri ha duramente redarguito per nome e cognome un grillino candidato al consiglio comunale che stava assistendo e che aveva espresso un salace commento sul fatto che a pagare la ricostruzione non sono le istituzioni, ma in ultima analisi i contribuenti. Nella reprimenda il sindaco Silvestri ha inteso difendere la correttezza e la trasparenza del suo operato e dei colleghi del centrosinistra. Dichiarazioni parallele sono arrivate dalla lista del sindaco uscente “Insieme per San Felice" e da quella del centrodestra "Sanfeliciani per reagire"(due dei tre candidati nominati scrutatori e poi rimossi sono di questa lista), con accuse pesanti ai 5 stelle. «Questi territori non hanno bisogno di persone che vogliono distruggere e infangare, i cittadini sanno benissimo che di noi si possono fidare», dice Insieme per San Felice.

La lista di Lorenza Borsari parla invece di bugie e terrorismo piscologico: «Noi, SanFeliciani per ReAgire, invitiamo a riflettere e a votare consapevolmente senza farsi trascinare in uno spettacolo senza lieto fine».