Gazzetta di Modena

Modena

INIZIATIVA CARPI DEL FARE E CODACONS

Amianto nell’acqua: parte un’azione legale collettiva

Amianto nell’acqua: parte un’azione legale collettiva

Un'azione legale collettiva contro chi ha la responsabilità di tutelare i cittadini dalle conseguenze che le tracce di amianto nell'acqua potrebbero provocare nella salute di chi utilizza l'acqua...

23 maggio 2014
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Un'azione legale collettiva contro chi ha la responsabilità di tutelare i cittadini dalle conseguenze che le tracce di amianto nell'acqua potrebbero provocare nella salute di chi utilizza l'acqua pubblica. Sono partite ufficialmente le adesioni per intentare una causa collettiva nei confronti del Comune, durante l'appuntamento organizzato mercoledì sera dalla lista civica Carpi del Fare alla sala congressi di via Peruzzi. La serata ha visto la partecipazione del vice presidente regionale del Codacons, Fabio Galli, che ha spiegato quali sono i mezzi legali a tutela dei cittadini per fare valere le proprie ragioni. «Quella che si può intentare non è una class action, bensì una causa legale collettiva - ha chiosato Galli - Il principio di precauzione dell'Unione Europea impone di reagire rapidamente quando c'è un pericolo per la salute dei cittadini. E il fatto che si siano verificati recentemente due casi di tumore biliare da mesotelioma è già sufficiente. Anche se un cittadino soltanto fosse vittima dell'amianto non sarebbe poco per noi: vanno tutelati tutti ad uno ad uno dalle conseguenze dannosissime dell'amianto». L'appuntamento, condotto dalle candidate Veronica Sacchi e Deanna Guidi, ha ospitato la proiezione di un'intervista all'avvocato Ezio Bonanni dell'Osservatorio Nazionale Amianto, al dottor Lorando Soffritti dell'Istituto Ramazzini di Bentivoglio e all'oncologo Luciano Mutti. Da questi interventi si è capito chiaramente che il rischio per la salute c'è quando nell'acqua ci sono tracce di amianto e il dottor Bonanni ha sottolineato che «a Carpi bisognerebbe fare uno studio epidemiologico». Alla serata hanno preso parte alcuni cittadini particolarmente arrabbiati per la faccenda dell'amianto. Un ex tecnico Ausl ha sottolineato come «non si capisca la strategia di comunicazione: non è chiaro in quali punti l'amianto è maggiormente presente. Non c'è una mappatura efficace». Addirittura, c'è chi ha suggerito di fare copia in inglese delle interviste proiettate per danneggiare l'immagine turistica dell'Italia, dal momento che tracce di amianto ci sono ovunque: in tal modo si inciderebbe su interessi economici e qualcuno, forse, si impegnerebbe nel risolvere la questione.

Sempre alla sala Peruzzi, nel pomeriggio di mercoledì, ha avuto luogo l'ultimo confronto dei sei candidati a sindaco organizzato dai sindacati. Gli aspiranti sindaci hanno ribadito ancora una volta i propri cavalli di battaglia con un acceso battibecco tra Benatti di Forza Italia e Monica Medici del M5S sull'esposto alla Corte dei Conti da parte del Movimento. Altri temi trattati: la Casa della salute, criticata da Verrini, elogiata come «luogo della medicina territoriale» da Bellelli. (s.a.)