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Le ciliegie di Vignola tornano sui mercati esteri

di Marco Pederzoli
Le ciliegie di Vignola tornano sui mercati esteri

Dopo dieci anni si registrano di nuovo richieste anche dall’Europa e dall’Oriente L’export consentirà di piazzare l’elevata produzione che è prevista quest’anno

23 maggio 2014
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VIGNOLA. Dopo oltre dieci anni dall’ultima volta, quest’anno le ciliegie di Vignola torneranno con tutta probabilità anche su alcuni mercati esteri, dalla Germania, all’Austria, alla Svizzera, fino a mete più lontane come la Penisola Arabica e persino Hong Kong.

A illustrare i nuovi scenari commerciali che si aprono per il frutto simbolo della città di Vignola è Thomas Drahorad, responsabile di Ncx Drahorad, società specializzata in intermediazione di prodotti ortofrutticoli e in altri servizi sempre nell’ambito dell’ortofrutta.

«Quest’anno – spiega Drahorad – abbiamo ricevuto richieste dal “sistema Vignola” per cercare nuovi sbocchi commerciali per le ciliegie. Ci troviamo infatti in una situazione in cui, al momento, è prevista una produzione del 20 – 30% in più rispetto agli ultimi anni. Sono almeno dieci anni che a Vignola non si verificava una situazione del genere. Ci siamo quindi attivati per trovare acquirenti tra la grande distribuzione e i mercati all’ingrosso, in paesi come la Germania, l’Austria e la Svizzera, ma anche la Penisola Arabica e Hong Kong. Il mercato delle ciliegie – precisa ancora Drahorad – rimane comunque molto difficile, per il fatto che gli scenari possono cambiare nel giro di pochissimi giorni. Basterebbe qualche giornata di maltempo per compromettere molta produzione. Altra difficoltà di una collocazione della ciliegia di Vignola nei mercati esteri è il fatto che qui è difficile ottenere un prodotto ben calibrato, come invece richiede la moderna distribuzione estera, che pretende calibri con variazioni di 2 millimetri, ad esempio da 24 a 26, da 26 a 28, da 28 a 30. Tuttavia intendiamoci: esportare all’estero è al momento più una necessità che un’opportunità per i produttori vignolesi di ciliegie. Una necessità dettata appunto dall’iper produzione prevista durante questa stagione. I prezzi, infatti, non dovrebbero essere molto elevati, dal momento che il mercato internazionale delle ciliegie risente della forte concorrenza di Paesi che hanno costi di produzione inferiori all’Italia. Tra questi, viene prima di tutto la Spagna, che domina letteralmente il mercato europeo della ciliegia in questo periodo, ma poi abbiamo produzioni a basso costo anche da realtà come Bulgaria, Ungheria e Turchia. In linea generale – conclude Drahorad – sono comunque fiducioso sulla stagione 2014 della ciliegia di Vignola, anche per il fatto che altre zone, tra cui la Puglia, soffrono situazioni di difficoltà».

Ottimista per quanto riguarda la campagna in corso è stato in questi giorni lo stesso Stefano Zocca, direttore del mercato ortofrutticolo di Vignola, che ha sottolineato come i prezzi che vengono attualmente pagati al produttore siano su una media di 4 euro al chilo, con un minimo di 3 euro e un massimo che arriva fino a 6 euro.

Anche i prezzi, comunque, saranno con tutta probabilità soggetti a variazioni nei prossimi giorni, quando faranno il loro ingresso sul mercato le varietà più note e conosciute della ciliegia di Vignola.

Soltanto allora, quindi, sarà possibile cominciare a tracciare bilanci più attendibili sulla stagione in corso.

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