Gazzetta di Modena

Alla fine della lunga galoppata elettorale Giancarlo Muzzarelli prova ad abbozzare un bilancio che prepari il dopo voto.

Nella sede della ex Manifattura Tabacchi, dove ha sede il suo comitato elettorale, c’è l’aria di concentrata determinazione che precede la sfida finale. Il candidato sindaco del Pd ha incassato persino l’appoggio di Renzi in piazza Grande e non fa mistero della rete di contatti che negli anni ha intessuto prima come assessore in Provincia poi in Regione, facendo tesoro dell’esperienza dei fondi impiegati per il terremoto.

«Non cambio il mio numero di telefono cellulare che ho dato a tutti in questi anni quando ero assessore - attacca - chiunque sa che con un sms può mettersi in contatto con me, poi ci penso io a richiamare. L’esperienza di queste settimane, fatta di incontri personali e via web, ha dato buoni frutti. In 19 incontri pubblici ho potuto parlare direttamente 4 mila persone, dei vari settori che compongono la società modenese. E poi ancora abbiamo avuto 80 mila contatti sul sito internet, più di 40 mila utenti unici e 68 proposte di lavoro in comune che in diversi casi sono entrati nel programma elettorale e di lavoro. Per questo, anche dopo le elezioni, lo staff che mi ha affiancato continuerà nel suo ruolo di coordinamento per dialogare con la città e con i cittadini».

Già, la Manifattura delle Idee, il serbatoio di collaboratori e militanti che nel nome richiama quelle fabbriche delle idee che da sud a nord fanno da calamita per i progetti più praticabili. Previsioni elettorali? «Neanche morto» replica a chi gli chiede ipotesi per la sera del 26 maggio, anche se i sondaggi interni, supersegreti, hanno dato il loro responso. Il ballottaggio? «Il centrodestra a Modena è diviso, mentre i grillini sono in crescita in tutta Italia, ma noi puntiamo a vincere al primo turno» replica sibillino, già pensando a una partita a due. Ma subito, nell’ipotesi delle dopo aggiunge una sfida con una metafora sportiva: «I tempi supplementari non ci spaventano, ci siamo allenati bene». Sui problemi del momento ostenta sicurezza: «I chioschi nel parco? Si segano le colonne di cemento e si mettono quelle d’acciaio, il Comune ha diritto d’interpretare le regole. Piazza Roma? Un salotto, ma c’è posto anche per le auto». Infine i testimonial di Modena nel mondo, personaggi come Bottura, per valorizzare le eccellenze gastronomiche e i fondi per l’Expo.