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«Pos, le banche abbassino le commissioni»

«Pos, le banche abbassino le commissioni»

Dal 30 giugno i pagamenti sopra ai 30 euro saranno elettronici: Lapam lancia l’allarme sui costi

23 maggio 2014
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Dal 30 giugno commercianti, artigiani e professionisti dovranno dotarsi di Pos per permettere pagamenti d’importo superiore ai 30 euro con bancomat e carte di credito. La Lapam chiede commissioni basse alle banche. «La misura, sensata in un'ottica di tracciabilità dei flussi finanziari, risulta tuttavia poco utile per alcune categorie di commercianti e artigiani; quello che però vogliamo sottolineare e osteggiare è il carico di costi di attivazione e gestione del Pos che potrebbero rivelarsi troppo elevati per gli esercenti. Per essere molto chiari gli istituti di credito oggi percepiscono percentuali troppo elevate e occorre trovare un punto di equilibrio che soddisfi tutti. Non solo le banche». Rita Cavalieri e Gilberto Luppi, presidenti dei commercianti della Licom e di Confartigianato (associazioni federate di Lapam Modena-Reggio Emilia) intervengono sul decreto del Ministero dello sviluppo economico del 27 gennaio 2014 che entrerà in vigore lunedì 30 giugno dopo la respinta al Tar del Lazio di un ricorso avanzato da una categoria di liberi professionisti.

«Abbiamo già avuto modo di sottolineare che bonifici e assegni permettono la stessa tracciabilità dei pagamenti che assicurerebbe l’uso dei Pos, senza, però, costringere le categorie interessate a sostenere costi per l’attivazione e l’uso del Pos stesso. Tutte le imprese dovranno accollarsi i costi di mantenimento, commissioni di transanzioni, canoni e bolli. È anche bene sottolineare che dal prossimo 29 luglio dovrebbero entrare in vigore le misure varate dal Ministero dell'economia per ridurre le commissioni sulle transazioni effettuate tramite Pos. Ma come Lapam stiamo aprendo una trattativa con gli istituti di credito per strappare condizioni migliorative. È infatti importante sottolineare come queste commissioni siano ancora troppo elevate e rischino di incidere in modo significativo, quando non pesante, sui guadagni delle imprese già messe a durissima prova dalla crisi».