Gazzetta di Modena

Modena

concordia

Prandini e Ribaldi si pungono su occupazione, tasse e decoro

Prandini e Ribaldi si pungono su occupazione, tasse e decoro

CONCORDIA. Davanti ad una cinquantina di partecipanti i candidati Luca Prandini (Concordia democratica), 41enne assessore all’istruzione uscente, e Giuliana Ribaldi (Concordia riparte), 50enne...

23 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CONCORDIA. Davanti ad una cinquantina di partecipanti i candidati Luca Prandini (Concordia democratica), 41enne assessore all’istruzione uscente, e Giuliana Ribaldi (Concordia riparte), 50enne restauratrice, hanno lanciato gli ultimi appelli in vista delle elezioni. Il candidato di “Concordia centrodestra”, Flavio Viani, non era invece presente. Punti cardine del programma elettorale nel primo caso l’attenzione alla qualità dei servizi erogati e il ruolo delle frazioni, nel secondo l’apertura di un Urp, il ripristino del decoro pubblico (“che ultimamente è venuto un po’ a mancare”) e la riattivazione del sistema di videosorveglianza, punto peraltro presente anche nel programma di Prandini.

Per quanto riguarda invece il settore produttivo e commerciale, Ribaldi accusa l’amministrazione di “scarsa lungimiranza” ed evidenzia come “il sisma abbia solo accelerato una fase di degrado già presente prima del 2012”, proponendo di non aumentare la pressione fiscale e la riduzione degli ostacoli burocratici che frenano l’iniziativa privata.

Prandini però si difende: «Il lavoro è stato mantenuto, le imprese hanno reagito e i dati sui dipendenti in cassa integrazione dopo il sisma sono in netto calo. Wi-fi per i negozi e banda larga per le imprese sono poi obiettivi realizzabili senza chiedere soldi ai concordiesi, mentre nel corso della visita di Renzi abbiamo chiesto la zona franca urbana per il centro».

Ribaldi va giù dura anche sull’argomento fisco, avanzando sospetti sulle perdite delle amministrazioni precedenti. Il vicesindaco uscente è di ben altro parere: «Il bilancio è sano, abbiamo anzi ridotto l’indebitamento in modo tale che ci fosse meno spesa sugli interessi». Strade diverse anche sul ruolo dell’Area Nord: Prandini propende per un Ucman che abbia “un peso specifico sempre più alto, in modo tale da avere un’uniformità di procedure”, mentre Ribaldi propone la fusione dei 9 comuni in un unico centro “con un bacino di utenza di circa 90mila persone e più forte nel rapportarsi alla Regione”.

Giovanni Vassallo