Gazzetta di Modena

Modena

Storchi, nuova stagione tra classici, comici e registi di alto livello

di Chiara Bazzani
Storchi, nuova stagione tra classici, comici e registi di alto livello

Pietro Valenti: «Vogliamo far vedere al nostro pubblico i progressi costanti che arrivano dalla cultura teatrale»

23 maggio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Sempre alla ricerca di proposte innovative e un impegno particolare nelle produzioni nuove, questa la direzione di Ert nella proposta della stagione teatrale 2014 - 15 del Teatro Storchi e Teatro delle Passioni. Un cartellone che vede molti nomi di altissimo livello come Toni Servillo assieme al fratello Peppe, Giuseppe Battiston, Alessandro Gassmann, Ottavia Piccolo, Isabella Ferrari, Laura Marinoni, Ivano Marescotti per citare solo i più celebri, per una stagione che guarda davvero al teatro inteso come luogo di costruzione di un'identità civile. «Ert ha l'ambizione di dare un contributo per costruire una comunità – ha commentato Roberto Alperoli, assessore alla cultura – Un teatro rassicurante che però coltiva la perplessità e l'interrogazione in un'epoca che invece alimenta la brutalità della semplificazione». Anche in una prospettiva allargata, con la recente incorporazione dell'Arena del Sole di Bologna, lo stabile modenese diretto da Pietro Valenti si muove in una direzione che mantiene una forte identità territoriale e qualitativa. Ancora in fase di decisione se puntare a un Teatro Nazionale o a un teatro di interesse pubblico, «la valutazione è che il Teatro Nazionale presuppone un investimento che al momento non è sostenibile dal territorio e un insieme di vincoli che stiamo valutando. Quello che vorrei sottolineare è che in entrambi i casi, i teatri saranno giudicati non dall'attività che fanno ma ancora una volta dai numeri, e questa è una cosa che svilisce e trasforma tutto in un'operazione lontana dalla cultura», precisa Valenti. L'attività di Ert presenterà il festival Vie ad autunno, dal 9 al 25 ottobre, e la nuova stagione partirà a metà novembre. Molti sono i titoli "classici" in cartellone allo Storchi, che si apre proprio con "Falstaff", di William Shakespeare, diretto da Andrea De Rosa con Giuseppe Battiston. «Un'apertura importante – sottolinea Valenti - che porta avanti quello che è stato il compito di Ert: proporre un teatro di regia, che abbia dei protagonisti importanti, ma che parta dal lavoro che il regista fa sul testo». Ancora un classico è "La coscienza di Zeno", di Italo Svevo nell'adattamento di Tullio Kezich diretto da Maurizio Scaparro, "La vita che ti diedi", di Luigi Pirandello per la regia di Marco Bernardi, e "Otello" nella nuova veste di Luigi Lo Cascio in cui «la storia rimane quella che è ma con un taglio "mediterraneo", una lettura d'autore che non punta al teatro di allestimento, o teatro commerciale, che non ci interessa, perchè non aggiunge niente a quello che già conosciamo – afferma Valenti - Noi vogliamo far vedere al nostro pubblico i risultati della continua spinta in avanti della cultura teatrale». Un debutto a Vie e poi in stagione a Modena è "Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi", ideato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Torna Toni Servillo assieme al fratello Peppe con "La parola canta" in un'esclusiva regionale; torna Alessandro Gassmann, che dirige Ottavia Piccolo in "7 Minuti" di Stefano Messini, che affronta il tema dei diritti del lavoro; e torna Antonio Latella che dirige Isabella Ferrari con "Ti regalo la mia morte, Veronica". Diversi poi i riferimenti al cinema, come "Sinfonia d'autunno", di Gabriele Lavia con Anna Maria Guarnieri; e "Arancia meccanica" con le musiche di Morgan. Paolo Magelli dirige "Hotel Belvedere" di Odon von Horvàth, mentre Daniel Pennac sarà protagonista di "Journal d'un corps / Storia di un corpo", diretto da Clara Bauer. Infine due proposte di circo in teatro con "Plan B" diretto da Phil Soltanoff e "Circa" di Yaron Lifshitz. Quattro, invece, i titoli previsti per il Teatro delle Passioni che staranno a Modena almeno due settimane ciascuno. Laura Marinoni sarà protagonista ne "La persecuzione e l'assassinio di Jean Paul Marat" nell'adattamento e regia di Nanni Garella che viene anche con lo spettacolo "La classe". Comico è poi "La fondazione" con Ivano Marescotti; infine "Io sono il vento" di Jon Fosse con Luca Lazzareschi e Giovanni Franzoni.