Gazzetta di Modena

Modena

IL COMMENTO

Autori classici e nuovi per un programma leggero ma non banale

di Andrea Marcheselli

La prima considerazione che viene, osservando il prossimo cartellone del teatro Michelangelo, non può che riguardare gli autori degli spettacoli: si va da Ken Ludwig ad Adam Long, da Vittorio...

24 maggio 2014
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La prima considerazione che viene, osservando il prossimo cartellone del teatro Michelangelo, non può che riguardare gli autori degli spettacoli: si va da Ken Ludwig ad Adam Long, da Vittorio Franceschi a Gabriele Pignotta, e via via gli Antonio Grosso, i Gianni Clementi, gli Edoardo Erba che trasformano Agatha Christie e Peppino De Filippo in classici da antologia. E' ovvio che non pensiamo che il rinnovamento comporti necessariamente miglioramento, ma se il teatro vuole continuare ad essere vicino allo spettatore, alla realtà, andare alla ricerca di nuovi interpreti del quotidiano, dei sentimenti, per quanto riletti in chiave per lo più umoristica, diviene imprescindibile, così come fondamentale per la direzione artistica della sala di via Giardini rimane confermare la vocazione a un teatro leggero ma non banale, divertente senza essere volgarmente sciocco. Da anni ripetiamo che qui sta il segreto dell'operato di Berto Gavioli, che in una città ghiotta di teatro, ma anche già ricchissima di offerte, come Modena, ha saputo ritagliarsi uno spazio tutt'altro che secondario, che assolve ad un richiesta che potremmo definire complementare a quella degli altri teatri. Registriamo infine ancora una volta la sfilata di attori "importanti", quali Luigi De Filippo, Paola Quattrini, Massimo Dapporto, Alessandro Benvenuti…, accanto al ritorno degli Attori e Tecnici, una compagnia che ha faticato più del dovuto per affermarsi sul versante della critica, benché da decenni rappresenti il principale polo italiano per il teatro leggero e intelligente. Una stagione, insomma, che non dovrebbe deludere gli abbonati.