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Il palazzo fantasma cambia proprietario e finisce in consiglio

Il palazzo fantasma cambia proprietario e finisce in consiglio

SAN FELICE. La disperazione dei residenti, che da anni si rivolgono a Comune, Ausl e istituzioni, produce saltuariamente qualche risultato. Ma una soluzione definitiva per il condominio “Centro...

24 maggio 2014
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SAN FELICE. La disperazione dei residenti, che da anni si rivolgono a Comune, Ausl e istituzioni, produce saltuariamente qualche risultato. Ma una soluzione definitiva per il condominio “Centro Estense” di via Marzanella, un palazzo con 6 negozi e 14 appartamenti potrà venire solo dalla decisione di completare l’opera, e metterla sul mercato. L’alternativa è l’inaccettabile degrado che l’altra sera è stato al centro di un dibattito in Consiglio comunale. Dopo avere chiesto e ottenuto una ispezione dell’Ausl, dopo avere denunciato al Comune che la situazione era ulteriormente peggiorata, i residenti si sono rivolti ai gruppi consiliari di centrodestra, che hanno presentato una interrogazione al sindaco Silvestri.

La mobilitazione che ne è seguita ha condotto ad una ordinanza dello stesso sindaco (datata 16 maggio), tre giorni prima del Consiglio. Il sindaco ordina alla proprietà di ripristinare condizioni igieniche, a partire dallo svuotamento del piano interrato. Da quando infatti la società è fallita, il curatore fallimentare aveva disdetto l’abbonamento Enel, che teneva in funzione le pompe sommerse. Risultato: un lago di acqua stagnante con conseguente allevamento di zanzare. È dal 2011 che saltuariamente i residenti ottengono lo svuotamento con le autobotti. Nel frattempo, sono scomparse anche le recinzioni, forse rubate, che delimitavano l’area.

In consiglio il capo dell’ufficio tecnico, ingegner Castellazzi, ha spiegato di avere rintracciato la nuova proprietà, una immobiliare di Milano, sollecitando un intervento (e in effetti giovedì le autopompe hanno svuotato il piano interrato) e una soluzione. Soluzione che poteva essere in effetti percorsa con l’emergenza del terremoto, acquisendo un immobile rilevante, nel bel mezzo del quartiere Marzanella. A costruirlo era stata la ditta Edilstile, del compianto Giorgio Bonetti. Il tecnico sanfeliciano, che aveva perso la vista negli ultimi anni di vita, aveva anche per questo sviluppato una particolare sensibilità per la qualità e la “naturalità” degli ambienti di vita delle persone, ritenendola fondamentale alla salute. Con lo stesso spirito aveva curato la nascita del “Centro Estense”. La banca alla quale si era affidato non ha però più creduto nel progetto e da lì è scattata la deleteria procedura fallimentare.