Gazzetta di Modena

Modena

Maxi cantiere alle don Milani

di Andrea Minghelli
Maxi cantiere alle don Milani

Castelnuovo. Il governo pronto a dare l’ok per sbloccare i fondi del Comune da destinare alle scuole

24 maggio 2014
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CASTELNUOVO. Manca solo un’ultima firma dal Governo e Castelnuovo potrà avere le sue scuole elementari, le Don Milani, tirate a lucido, grazie a un intervento di ristrutturazione da poco più di 1,2 milioni.

Nelle scorse settimane i Comuni italiani erano stati invitati a segnalare al Governo un progetto e uno soltanto di edilizia scolastica fermo a causa del patto di stabilità. Roma si impegnava ad allentare il fatidico patto, quel tanto che bastava per avviare l’intervento sull’opera, a patto ci fosse stata la possibilità economica.

In municipio a Castelnuovo erano due i progetti nel cassetto: la ristrutturazione delle Don Milani di via Matteotti oppure del plesso scolastico delle materne Agazzi e delle medie Leopardi. Due interventi inseriti nel programma pluriennale delle opere pubbliche. Intervento che il Comune non può certo portare a termine proprio a causa dei vincoli del patto di stabilità. Il cantiere sforerebbe il milione di euro di costi a fronte di un bilancio che vede 900mila euro bloccati dal patto e una capacità di spesa di poche centinaia di migliaia di euro l'anno.

Tra i due progetti è stato scelto quello delle Don Milani. La svolta è arrivata nei giorni scorsi, con una seconda comunicazione da Roma molto più specifica della prima e che in municipio lascia ben sperare.

«Siamo passati dalle chiacchiere iniziali - spiega un ottimista Carlo Bruzzi - a una fase molto più operativa. Ci hanno chiesto cose come le previsioni di bilancio per i prossimi anni, quanto del patto di stabilità serve sia allentato e così via. Dati tecnici, che abbiamo già fornito e che nel linguaggio amministrativo mi dicono che oramai siamo molto vicini alla meta finale; manca solo il provvedimento attuativo da parte del Governo».

Secondo le previsioni, l'intervento sulle Don Milani ha un costo di un milione e 220mila euro: 820mila dovrebbero venire dallo scongelamento di fondi blindati dal patto di stabilità, mentre i restanti 400mila da un finanziamento. Si interverrà su una scuola dell’anteguerra, che se si escludono alcuni piccoli interventi di un paio di anni fa, ha visto l’ultima, importante ristrutturazione alla fine degli anni ’70. Serve un miglioramento dell’antisismica, la riqualificazione energetica e il rifacimento di infissi, aule e cortili. Se l’affare andrà in porto “il lavoro - continua il sindaco - sarà lungo, considerando che tutti gli interventi andranno fatti nei periodi estivi, quando la scuola è ovviamente vuota”.

Intanto si cerca una soluzione per il secondo progetto nel cassetto. Com’è stato per le Don Papazzoni di Castelvetro danneggiate dal terremoto, anche in questo caso la via sarà quella dell’Unione, che libera dal Patto di Stabilità, può contrarre un mutuo e finanziare l’opera.