Gazzetta di Modena

Modena

«Nessun paziente resterà senza il suo farmaco»

di Stefano Totaro
«Nessun paziente resterà senza il suo farmaco»

La direttrice Viani: «Proprio perché sono come l’oro, le scorte erano altrove» Spariti anche prodotti per la fecondazione assistita. Scientifica dei Cc al lavoro

24 maggio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





Dopo la grande razzia al Policlinico di farmaci biologici super specifici e super costosi l’avvilimento degli addetti ai lavori, la solidarietà degli stessi pazienti-clienti e la preoccupazione delle forze dell’ordine e della procura. Ci si interroga sulla portata del fenomeno, su come sia “facile” rubare nonostante siano state prese tantissime precauzioni, su come esista e sia fiorente un mercato nero in grado di rifornire cliniche private in Italia e all’estero a seconda della necessità. Mentre le indagini sono serrate e la Scientifica dei carabinieri sta raccogliendo tracce e indizi utili (nel mirino soprattutto una finestra e una delle porte di servizio dell’area) Nilla Viani, direttrice del dipartimento farmaceutico dell’Ausl ci tiene a rassicurare i malati. «Proprio perché conosciamo il rischio furti - dice- nell’area che destiniamo alla distribuzione dei farmaci ai pazienti, quella cioè colpita dai ladri, teniamo poche confezioni, cerchiamo di limitare al minimo la giacenza in loco tenendo i quantitativi maggiori in altre zone ancora più sicure. Ma basti pensare che una scatolina di questi prodotti da sola può raggiungere i duemila euro, ecco che si capisce quanto sia importante e nello stesso tempo difficile programmare una distribuzione e una “difesa” quotidiana. Dunque, avendo perso solo le piccole giacenze, i malati possono stare tranquilli, la distribuzione continuerà senza interruzioni».

I ladri hanno agito su commissione, prendendo i farmaci biologici per curare patologie specifiche come epatiti, alcuni necessari per la fecondazione assistita, per la psoriasi e per altre ancora. In più è strato asportato anche un discreto quantitativo di insulina. Evidentemente era segnato nella lista della spesa commissionata ai malviventi.

«È avvilente - prosegue - come si arrivi a rubare dei farmaci, dei prodotti che sono creati per curare, per aiutare gli altri. Si specula sulla vita per soddisfare la voglia di denaro. Tanti pazienti, indignati, si sono stretti in una specie di “abbraccio” solidale mei mostri confronti. Noi qui non possiamo vivere in un bunker, trasformate tutta questa zona in un caveau perché è una zona vitale, ci sono malati che arrivano, che prendono il farmaco e ci sono i necessari bagni, ci sono uffici, corridoi, tante finestre. Eppure da tempo è in atto un percorso, non solo al Policlinico ma anche in tutte le altre realtà simili sul nostro territorio, per mettere in sicurezza le aree dei farmaci. Qui tutte le porte sono anti sfondamento ed erano tutte chiuse così come le finestre. I tecnici stavano lavorando alla messa a regime di tutti gli accorgimenti ma i lavori, a causa del terremoto, sono ancora da terminare. La vigilanza privata passa più volte e in orari sempre differenti ».

Sospetti? Una talpa? Qualcuno che si sia nascosto all’interno di una qualche ripostiglio o bagno e poi abbia agito indisturbato? «Qui, come del resto è giusto che sia in un mondo civile, passano parecchie persone ognuna delle quali ha un ruolo e una meta, dal paziente alle squadre di pulizia, aio medici agli addetti ai lavori che stanno continuando da mesi, varie figure, tante persone, un grande via vai. Ripeto, non si può blindare un ospedale, non possiamo mettere delle reti ai banconi, delle sbarre che ci separino dai pazienti. Abbiamo numerosi accorgimenti, ma i ladri quando vogliono riescono quasi sempre ad andare a segno». I carabinieri ieri mattina hanno raccolto la denuncia dettagliata da parte dell’Ausl: i militari così come la procura parlano di bande specializzate che entrano in azione su commissione. Un fenomeno di cui si ha purtroppo traccia frequente nel nord italia e che a Modena, oltre al colpo al Policlinico e a quello di farmaci tumorali all’ospedale di Sassuolo di questi giorni, si è già presentato con un’altra maxi razzia sempre nella farmacia del Policlinico. Difficile difendere gli ospedali da questi ladri, difficile stroncare, almeno per ora, il mercato nero di questo farmaci che valgono come l’oro.