Gazzetta di Modena

Modena

Vento di burrasca, quercia cade su una casa

Vento di burrasca, quercia cade su una casa

Pavullo. A Verica un albero secolare è finito su un casolare abbandonato. Sul posto i vigili del fuoco

24 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PAVULLO. Il vento di burrasca che ha imperversato su buona parte dell'appennino nella notte di giovedì ha provocato diversi danni. Il più grave si è verificato a Verica di Pavullo nella borgata di via Casa Zuccarini, dove una quercia è stata sradicata in piena notte dalla furia del vento ed è finita sul tetto di una vecchia casa in sasso disabitata. L'immobile ha subito danni alla copertura, ma per fortuna nessuno si è fatto male. La vecchia quercia, infatti, era alta circa 20 metri, aveva un tronco con un diametro superiore al metro e secondo l'agronomo che è intervenuto avrebbe tra i 150 e i 200 anni di vita. I vicini - che hanno dichiarato di aver sentito un forte tonfo nella notte, ma causa il vento non hanno capito di cosa si trattava - al risveglio si sono accorti dell'accaduto allertando immediatamente i vigili del fuoco. Squadre di Pavullo, Modena e Carpi sono arrivate sul posto attorno alle 8 con i mezzi speciali e per togliere e segare il tronco e i rami dal tetto della casa hanno impiegato circa 7 ore. La vecchia quercia è caduta anche su uno dei cavi della luce. I tecnici di Hera sono intervenuti e per fortuna non si sono registrate interruzioni alla fornitura di energia elettrica. L'immobile è di proprietà di un famiglia che vive a Pozza di Maranello, ma non viene utilizzata come residenza di vacanza poiché avrebbe la necessità di essere ristrutturata. Accanto all'albero sradicato ne è rimasto in piedi un altro. Si tratta sempre di una quercia che però appare più “giovane”. Tra le ipotesi fatte del Comune, la possibilità che l'albero caduto fosse già un minimo scalzato dal terreno. Ma la certezza nessuno ce l'ha. Dispiaciuti i vicini, sia per il danno alla casa sia perché non potranno più ammirare un albero imponente che faceva ormai parte della loro vita.

Francesco Seghedoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA