Gazzetta di Modena

Modena

A Carpi polemiche su magliette, spille e un anziano ferito

di Serena Arbizzi
A Carpi polemiche su magliette, spille e un anziano ferito

I candidati denunciano irregolarità e sui social network la campagna è continuata. Un 92enne caduto alla Pertini

26 maggio 2014
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CARPI. È stata una giornata particolarmente intensa nei 36 Comuni della provincia dove si eleggono sindaco e nuovi consiglieri. Ed è stata una domenica condita da numerosi colpi di scena. Ieri mattina, a Carpi, al seggio allestito presso la scuola Pertini in via Atene, dove hanno votato le sezioni 42, 43 e 54, si è temuto il peggio per un anziano scivolato a causa di un gradino. Proprio all'ingresso dell'istituto, infatti, il 92enne Umberto Pacchioni è accidentalmente caduto all'indietro battendo la testa e chi ha visto la scena ha vissuto momenti di paura. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi: l'ambulanza ha prestato le cure mediche necessarie e l'uomo è stato portato d'urgenza all'ospedale Ramazzini.

Inevitabili le successive polemiche sulla mancata segnalazione del gradino, che è stato definito da chi ha assistito alla caduta "invisibile e non segnalato". Per questi motivi la zona dove è accaduto l'incidente è stata transennata per evitare che episodi simili potessero ripetersi.

Sempre a Carpi la giornata di ieri è stata caratterizzata da un infinito susseguirsi di polemiche su presunte irregolarità che sarebbero state commesse nei seggi da parte di candidati e rappresentanti di lista. Particolare clamore ha suscitato la maglietta indossata da Massimiliano Mariani, candidato consigliere nella lista Carpi Futura e contemporaneamente rappresentante di lista. Quando Roberto Benatti, candidato a sindaco di Forza Italia, Lega e Carpi del Fare, e Francesco Lodi, candidato consigliere del Pd, hanno notato la maglietta, hanno rivendicato la norma secondo cui i simboli si possono utilizzare "solo all'interno del seggio da parte dei rappresentanti di lista". Immediata la risposta di Mariani sui social network che ha sottolineato come - secondo il suo parere - il Pd non avrebbe rispettato la legge 212/56 per quanto riguarda la sede del circolo di via Pascoli. Questa legge, tra l'altro, vieta i comizi e la propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall'ingresso delle sezioni elettorali. «La sede di via Pascoli le violava tutte (comizi, 10 metri dal seggio) - ha attaccato Mariani su facebook - La nostra sede è chiusa e la mia maglietta non parla». Lodi ha ribattuto che la situazione del circolo di via Pascoli è stata regolarizzata. Altre irregolarità segnalate e messe a verbale a chiusura del seggio sono state contestate a una candidata consigliera di Fratelli d'Italia, che indossava la spilla con il simbolo nei corridoi dell'edificio dove si trovava il seggio in cui era rappresentante di lista. E i battibecchi tra candidati degli schieramenti opposti sull'opportunità o meno dei simboli sui social network si sono susseguiti attraverso post che hanno di fatto prolungato la campagna elettorale per tutta la giornata di ieri.