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Affluenza in calo anche in città Pd col fiato sospeso per il sindaco

di Davide Berti
Affluenza in calo anche in città Pd col fiato sospeso per il sindaco

Rispetto al 2009 il 4,5% in meno di modenesi alle urne ma non c’è il crollo che i democratici temevano Oggi dalle 14 il via allo scrutinio con l’incubo o il sogno del ballottaggio. Astensionismo record a Zocca

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Con l’affluenza in calo di 4,5 punti percentuali, alle Europee come alle Amministrative,che sorpresa troverà il Pd questo pomeriggio dallo spoglio delle schede azzurre per il sindaco? È questo il conto che ieri sera, a cavallo della mezzanotte, tutti facevano. In casa Pd per capire se c’era aria di ballottaggio, e in casa opposizione per capire se si arrivava allo storico risultato del secondo turno. Due facce della stessa medaglie, due modi diversi di leggere gli stessi numeri.

A Modena la percentuale dei votanti al 73,28 per le Europee, al 72,16 per le Amministrative, mentre nel 2009 votarono rispettivamente il 77,77 per cento dei modenesi e il 76,91 per cento. Comunque sopra il 70 per cento, che era il livello oltre la quale il Pd si era imposto di non scendere, sebbene sia lontana dalle Politiche dello scorso dove si superò abbondantemente l’80 per cento. Ma non è questo che conta, c’è da capire come il voto Pd si sia riversato a livello locale. I 4 punti e mezzo di differenza a favore dell’astensione sono comunque dentro al livello di tolleranza che il Pd si era dato. Un Pd col fiato sospeso, ma che può comunque dirsi ottimista. Tutto questo prima di lasciarsi andare alle previsioni sull’analisi dei voti assoluti del Pd: nel 2009, ultima tornata elettorale delle Amministrative, andarono a votare 106.622 modenesi su 138.637 e di questi il 44,7 per cento votò Pd per un totale di 44939 voti assoluti, dato in perfetta sintonia con le Europee stesse. Ieri a Modena per le Comunali hanno votato poco meno di centomila persone, dato che fa sorridere il Pd.

Quanto questa proporzione potrà essere mantenuta cinque anni dopo è difficile dirlo. Nel 2009 non c’era Grillo e in casa Pd si doveva confermare un sindaco che aveva già fatto il primo mandato. Oggi c’è un sindaco nuovo, c’è la paura del voto disgiunto per i problemi noti che hanno portato il pd a questa elezione e c’è un voto a Grillo tutto da decifrare che parte dal 19,92 per cento delle Politiche 2013, quando il Pd da solo valeva 42,2 per cento. Ma era prima dell’era Renzi segretario e presidente del consiglio. Senza l’effetto traino che anche a Modena il Pd conta di aver avuto, anche in città sarebbe ballottaggio sicuro.

I dati sull’affluenza sono arrivati a cavallo della mezzanotte, comunicati al termine della chiusura dei verbali, che sono stati redatti sia per le Europee che per le Amministrative. Nessuna coda all’orario di chiusura. Gli ingorghi, se di questo si può parlare, si sono registrati durante la giornata, soprattutto in mattinata dove l’affluenza era stata di due punti superiore a quella delle Politiche 2013.

A livello provinciale l’affluenza si è attestata, per le Europee, sul 72,2 per cento. A Carpi sul 73,89 per cento, contro il 79,50 di cinque anni fa.

A Sassuolo si è raggiunta quota 73,71 per cento, mentre nel 2009 fu 78,22 per cento.

Il comune dove si è votato meno è stato Zocca, dove non si è arrivati nemmeno al 60 per cento, fermandosi addirittura al 58, mentre il comune più virtuoso è stato Fiumalbo, con 82,97 per cento. Solo Riolunato è riuscito a non perdere rispetto al 2009, ma va detto che il confronto coi comuni più piccoli è comunque sempre meno attendibile, sull’andamento generale, rispetto al capoluogo e ai comuni più grandi. Ecco perché, nonostante l’ottimismo dei primi dati, in casa Pd si si è comunque molto cauti. Ci sono variabili, come la Querzè e le altre liste civiche di sinistra, impossibili da traslare rispetto alla tendenza europea.

@dvdberti

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