Gazzetta di Modena

Modena

In 4 mesi la scuola rinasce grazie alle tante donazioni

di Gabriele Farina
In 4 mesi la scuola rinasce grazie alle tante donazioni

Bastiglia. Ieri una giornata di festa per l’istituto paritario Santa Maria Assunta travolto dall’alluvione di gennaio. Genitori e maestre: «Un segno di speranza»

26 maggio 2014
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BASTIGLIA. Un arcobaleno per dimenticare l’alluvione. Da ieri i bambini della scuola d’infanzia paritaria Santa Maria Assunta hanno una “nuova” sede. Merito delle donazioni e del lavoro di maestre, educatrici e genitori. All’ingresso c’è un monito per non dimenticare il 19 gennaio 2014. All’interno si trova una targa dedicata a Oberdan Salvioli, l’unica vittima del disastro. Poco prima, inizia il percorso per superare l’alluvione con alcune impronte colorate. Le orme multicolori proseguono dentro, sfociando in un arcobaleno che accoglie i bimbi, assieme a giochi nuovi di zecca. Nelle aule, le foto dei piccoli e delle piccole accompagnano disegni e racconti della “trasferta” alla polivalente Forum. «Ognuna di noi ha allestito un’aula», aggiunge Francesca Ghiselli, insegnante. Le maestre hanno dato una mano, ma tante idee sono loro. Nuovi gli spazi per dormire. In un angolo c’è un cartellone con la scritta “Tata, quando ritorniamo nella nostra scuola?”. Poco dopo se ne trova un altro con “L’omino della pioggia”, con sotto gocce e nuvole nere: è “L’alluvione vista con gli occhi dei bambini”. «Per loro è stato difficile dimenticarsi dell’acqua - spiega Chiara De Cristofaro, educatrice - avevano fatto passi indietro anche nei disegni». La tristezza non ha avuto la meglio. Lo sottolinea don Federico Pigoni nell’omelia. Lo ribadiscono i disegni dei bimbi esposti davanti al cartellone: colori accesi e tanti soli perché il nostro astro “asciuga tutte le cose”. Più in fondo c’è uno spazio tutto nuovo: è la biblioteca per i piccoli. Prima c’erano tanti spazi nelle classi, ora c’è un’aula intera per i loro libri.

«Dobbiamo ringraziare tutti per le donazioni - racconta la direttrice, Giovanna Monari - e per gli aiuti che hanno dato spontaneamente». Il “taglio” con il passato è nei simboli offerti nella messa: una scuola-salvadanaio (dono di un istituto di Modena), stivali e scopettoni sporchi di fango. Sono icone dell’alluvione e della solidarietà. C’è la targa per Oberdan e poi un fiore, simbolo dei bimbi di Bastiglia.

«Abbiamo avuto terremoto, alluvione e grandinata - ricorda don Odoardo - ma come dico sempre “sursum corda”, in alto i cuori». Il parroco di Bastiglia non dimentica la posa della prima pietra e lancia un messaggio verso il futuro. «Un segnale di speranza», concorda Sandro Fogli, sindaco uscente. «I bambini sono contenti - spiega Daniela, una mamma - e vedendoli così lo siamo anche noi. C’è ancora qualcosa da sistemare, ma per ora festeggiamo». A chiudere lo spettacolo “Biancaneve e i sette mignon”, offerto da genitori del S. Agnese di Modena. «Ce l’hanno chiesto amici - conclude Gabriele Malaguti - lo avevamo già fatto a Modena e l’abbiamo rifatto volentieri».