Gazzetta di Modena

Modena

Sondaggi nell’area di Casa Serena

Sondaggi nell’area di Casa Serena

Il Comune ha incaricato ArcheoModena di controllare il sottosuolo prima dell’inizio del cantiere

26 maggio 2014
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Un altro passo avanti verso la nuova Casa Serena, residenza assistita per anziani che si vorrebbe spostare in zona ospedale dall'attuale collocazione a Salvarola, è stato compiuto con l'incarico per la verifica dell'interesse archeologico del sito. L'area individuata e poi ottenuta in concessione gratuita dal Comune, infatti, attigua a quella dove sorge l'ospedale di Rometta, è apparentemente niente di più di un campo coltivato. Ma così si riteneva anche per l'area in cui l'ospedale è stato costruito; invece durante gli scavi di fondazione, nel 1996, venne alla luce una fornace romana, il cui rinvenimento comportò uno stop di parecchi mesi ai lavori. Quando succedono queste cose infatti deve muoversi la sovrintendenza ai beni archeologici, i lavori si fermano, il sito viene esaminato palmo a palmo alla ricerca di possibili altri reperti prima che le ruspe tornino in azione.

Trovarsi il reperto sotto le pale in modo inaspettato comporta tempi più lunghi rispetto a quanto si può garantire con un'indagine preliminare. Per questo il Comune di Sassuolo, in previsione della prossima gara in project financing per la realizzazione di Casa Serena, ed essendoci il tempo prima di pubblicarla (anche perchè con le elezioni in corso tutto è demandato alla prossima amministrazione) ha incaricato Archeomodena di effettuare un sondaggio preventivo finalizzato alla verifica dell'interesse archeologico del terreno individuato.

Non è specificato quali tipi di sondaggi e verifiche verranno effettuati, ma nel caso si renda necessario potrà in conseguenza di questa iniziativa essere individuato un archeologo consulente che affianchi la direzione lavori, quando questi inizieranno. In attesa del passo avanti definitivo (il bando) è un altro tassello preliminare ma importante.

Tanto per ricordarlo, la fornace trovata nel 1996 nel terreno dell'attuale ospedale, è stata asportata completamente e ricostruita nel Museo della ceramica al castello di Spezzano, dove è tuttora visitabile.

Alfonso Scibona