Gazzetta di Modena

Modena

Via Santi presa d’assalto per i certificati

Via Santi presa d’assalto per i certificati

In centinaia per chiedere il duplicato. Ai seggi chiarimenti sul “disgiunto”, su Facebook è polemica

26 maggio 2014
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Se dovessimo giudicare l’affluenza in base ai numeri assoluti, probabilmente “vincerebbe” via Santi. Dove non trovavano sede alcuni degli oltre 187 seggi sparsi su tutto il territorio comunale, bensì gli uffici dell’anagrafe. Le torri comunali sono state infatti letteralmente prese d’assalto nel weekend da centinaia di cittadini in cerca di un duplicato della tessera elettorale. Chi per smarrimento, chi per usura, chi per un cambio di residenza. Già da inizio settimana le richieste erano aumentate esponenzialmente; sabato, poi, si è registrato un picco, con un via vai costante capace di toccare, a fine serata, quota 354 persone. Ma è nella giornata di ieri che si registra un vero e proprio “assalto” agli sportelli. Chiariamo: niente code e disagi, dato che l’afflusso, purché sostenuto, è spalmato lungo tutto l’arco della giornata. Intorno alle 14 la responsabile, Ilaria Roccaforti, può constatare come «la situazione sia veramente sotto controllo». Già a partire dall’orario d’apertura degli uffici – le 7 – però i cittadini erano numerosi. Intorno a mezzogiorno sono già tre centinaia, dopo pranzo quasi 450. Il conto, alla chiusura degli sportelli, riporta quasi 900 persone. Nell’Election day che unisce Europee e Comunali non si registrano particolari problemi. Il via vai è costante e diluito, e questo facilita il lavoro degli scrutatori. File di una certa rilevanza sono casi più unici che rari, e la gran parte dei presidenti di seggio ripete che tutto fila via liscio e senza problematiche particolari. Qualcuno testimonia come gli elettori, nel suo seggio, si siano trovati in difficoltà a causa di preferenze e voti disgiunti. Ma viene “smentito”, indirettamente, dai colleghi presenti in altri istituti scolastici: la scheda, per loro, sarebbe «facilmente comprensibile», tanto che i votanti «chiedono spiegazioni di rado». Più in generale, in ogni caso, non si registrano situazioni di difficoltà. «Tutto tranquillo» è il mantra ripetuto dai vari presidenti di seggio per tutta la giornata. Tuttalpiù qualche elettore isolato si lamenterà sui social network per non essere stato autorizzato ad entrare nella cabina con il proprio cellulare. All’esterno dei seggi si formano ben presto capannelli di elettori. Manco a dirlo, si parla perlopiù di politica. C’è chi si dice stremato dalla campagna elettorale, chi si lamenta dei toni urlati dai leader, chi, in realtà, al seggio è venuto con le idee confuse. Non solo qualcuno è ancora indeciso su che partito votare, e legge le liste di candidati appese lungo i corridoio, ma c’è anche chi non sa nemmeno che cosa si sta eleggendo. In tanti, dopo le chiacchiere di cortesia, lanciano un avvertimento a metà tra il serio e l’ironico: «Vota bene, mi raccomando». Lo raccomandano perfino a Giorgio Pighi. Il sindaco uscente vota intorno a metà mattinata nei seggi allestiti all’interno delle scuole elementari Cittadella – le stesse scelte da La7 per la rilevazione degli exit poll. Il primo cittadino non si sbilancia nemmeno dopo essere uscito dalla cabina elettorale: «Il ballottaggio? Sarebbe prematuro fare qualsiasi calcolo. Ci stiamo avviando verso un sistema tripartitico, e il ruolo del primo turno è molto diverso». Si sofferma sulla partecipazione. «A Modena – spiega indicando i corridoi della struttura - in quel momento piuttosto affollati – il risultato dell’affluenza non dovrebbe avere quei caratteri grigi che sono stati pronosticati, anche se sarà probabilmente più basso rispetto alla precedente tornata elettorale». Intanto su Facebook i candidati attendono impazienti lo spoglio delle Amministrative e si interrogano se il silenzio elettorale debba riguardare anche i social network. Ne nasce un dibattito più politico che tecnico.Ma tanto, ormai, quel che è fatto è fatto...

Marcello Radighieri