Gazzetta di Modena

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Alleanze tra Comuni e nuove offerte: così l’Appennino spera

di Gabriele Farina
Alleanze tra Comuni e nuove offerte: così l’Appennino spera

Il Giro d’Italia e i raduni di bikers sono un punto di partenza per un’estate che deve recuperare le forti perdite invernali

27 maggio 2014
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SESTOLA. In montagna si studia il rilancio … d’estate. Dopo i numeri incoraggianti del Giro d’Italia, con migliaia di appassionati sulle strade della carovana rosa, e l’eco della diretta televisiva, sul nostro Appennino gli operatori economici sono già all’opera per dare nuova linfa al turismo, di riflesso, alle economie di molti paesi. Domenica non solo Sestola, ma anche Pavullo e numerose altre località sono state rivitalizzate dal Circuito Rosa. I primi raduni di mountain bike stanno portando centinaia di presenze sul territorio. I Comuni hanno iniziato a studiare alleanze per far fronte alla crisi, mentre sono ai nastri di partenza attrazioni come l’Adventure Park, con parete d’arrampicata, sci di fondo sintetico e altre attrezzature. È presto per fare i bilanci, ma gli organizzatori sul territorio sperano di mettersi alle spalle i numeri registrati durante l’inverno.

«Ci stiamo attrezzando per recuperare nel periodo estivo quanto purtroppo abbiamo perso in termini di presenze e incassi nel periodo invernale - ha spiegato Ivan Boilini, direttore del Consorzio Piane di Mocogno - la stagione sciistica non è andata bene. In generale abbiamo avuto un 30% in meno dovuto soprattutto alla scarsità di afflusso per Natale e il brutto tempo durante molti weekend. Il periodo migliore, paradossalmente, è stato a marzo, in cui ci sono stati buoni weekend. Quando c’è stato beltempo la gente c’era, la crisi economica non si è sentita. Però nel complesso è andata male». Cifre non incoraggianti nemmeno per il Consorzio del Cimone. «A causa del tempo abbiamo avuto circa il 20% di persone in meno - ha aggiunto Luigi Quattrini, direttore dell’ente - rispetto allo scorso anno. In certi momenti non si riusciva a sciare. Facciamo tutti i tentativi: quest’anno abbiamo aperto il 30 novembre e abbiamo chiuso il 25 aprile. Tuttavia, quando ci sono state le condizioni non è andata male. A dicembre, quando c’era la neve e il sole, avevamo raggiunto il 25-30% in più rispetto al 2013».

I direttori chiedono aiuti perché si fatica a far quadrare i conti. «Speriamo che la prossima stagione sia positiva - ha detto Quattrini - dobbiamo attivare iniziative con la Regione per risolvere i problemi, altrimenti è difficile saltarne fuori». «Ci auguriamo che la Regione ci dia una mano - ha aggiunto Boilini - anche nei prossimi anni. Non è possibile che siamo in quattro o cinque a sostenere tutto, serve un’associazione». «Paesi interi vivono del movimento - replica il direttore del Consorzio del Cimone - non parlo solo degli impianti di risalita, il cui indotto è di circa il 15%, ma anche del restante 85%: le scuole di sci, le seconde case, i negozi. È un giro totalmente vincolato». Da qui l’idea della rete. «Serve l’azione comune di tutti - conclude Boilini - a settembre ci sederemo a tavolino con le altre stazioni per discutere. Dobbiamo creare una rete per avere più forza nei momenti di confronto con il pubblico, sia con la Regione sia con Roma. Intanto, lavoriamo e speriamo in una estate di presenze dando il meglio dei servizi...».