Gazzetta di Modena

Modena

Cisa Cerdisa, inizia la bonifica

di Alfonso Scibona
Cisa Cerdisa, inizia la bonifica

Quasi completato l’accantieramento per la rimozione delle coperture in amianto nella maxi area

27 maggio 2014
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Sono state quasi completate le operazioni di accantieramento per la bonifica delle coperture in amianto nel comparto Cisa Cerdisa. Le aree interessate sono state recintate, sono stati affissi i cartelli che informano dei lavori e quelli che indicano le disposizioni necessarie per la sicurezza di chi lavorerà al cantiere. Come previsto dal contratto con la ditta incaricata, le operazioni di smontaggio dei tetti vere e proprie, cominceranno il giorno dopo la fine delle scuole, visto che una media e una materna non sono lontane dall’area interessata. Verranno bonificati circa 60mila metri quadrati di capannoni, tutta la zona a valle della ex Statale, che non è stata sequestrata nella ormai nota operazione della Guardia di finanza di Rimini, in quanto all’interno delle strutture non c’era nessuno stoccaggio di materiali o rifiuti. L’area che verrà interessata dalla bonifica è la più ampia del comparto Cisa Cerdisa, si trova per oltre 40mila metri in territorio fioranese e per i restanti in quello di Sassuolo. L’area che invece resta per ora sotto sequestro, a monte della ex Statale, addossata alla collina, è interamente nei confini di Sassuolo. La speranza è che anche questa parte del comparto venga dissequestrata e resa disponibile per la bonifica, visto che la proprietà si è mostrata disponibile a intervenire; e del resto ha sempre sostenuto di essere in regola con tutti gli stoccaggi e con le procedure di smaltimento di tutti i materiali potenzialmente inquinanti, che erano oggetto di un programma di bonifica già stabilito con il Comune di Fiorano, capofila del progetto per quanto riguarda appunto gli smaltimenti. L’eliminazione dei tetti, al posto dell’incapsulamento sul posto inizialmente previsto, fa ben sperare anche per l’intervento più strettamente urbanistico in zona Cisa Cerdisa. Inutile infatti mettere le coperture in sicurezza per un periodo limitato se, come si spera, non manca più molto tempo all’inizio dei lavori di recupero urbanistico dell’intera area.