Gazzetta di Modena

Modena

La montagna dei ribaltoni

di Francesco Seghedoni
La montagna dei ribaltoni

Montecreto e Fiumalbo a sinistra, a Frassinoro e Riolunato convincono gli outsider

28 maggio 2014
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Definire le liste civiche di destra o sinistra fa sempre arrabbiare qualcuno. Nei piccoli Comuni sono quasi sempre civiche, in quanto non espressione diretta di un partito. Ma ciò non significa che più o meno formalmente i partiti non le appoggino esternamente. Con questa premessa, i cambi di maggioranza registrati Montecreto e Fiumalbo spostano verso sinistra l'asse politico dell' Unione dei Comuni. A Riolunato invece ha vinto a sorpresa Daniela Contri ed esce sconfitta la lista “erede” di Cargioli orientata al centrosinistra; A Frassinoro la lista dell’ex sindaco Fontana, orientamento centrodestra, perde e vantaggio di un ousider, l’ex sindaco Elio Pierazzi. A Montecreto ha trionfato Leandro Bonucchi, lista civica sostenuta dal Pd, sconfiggendo Maurizio Cadegiani che non è mai stato tenero con l'Unione dei Comuni. A Fiumalbo la lista civica di centrodestra di Alessio Nizzi è stata battuta da Mirto Campi, alla guida di una civica sostenuta dal Pd. Da un lato il centrosinistra, dall'altro Gabriele Nizzi e altri ex leghisti che negli ultimi anni sono stati allontanati dalla Lega. Un’alleanza che pareva impossibile, ma che in virtù dell'avvicinamento di Gabriele Nizzi a Matteo Renzi ha partorito un gruppo granitico che è riuscito a sconfiggere il sindaco uscente. Nizzi, almeno a livello di ambito ottimale per gestire servizi associati, era insieme a Cadegiani e al sindaco di Sestola Marco Bonucchi per un’Unione ristretta ai sei Comuni del Cimone. Ma quanto potrà incidere il cambio di maggioranza in questi due Comuni sulle scelte future in tema di Unione? A Montecreto, almeno per ora, poco o nulla. «Siamo nuovi, anche se abbiamo seguito il dibattito sul tema e le diverse opinioni espresse da Cadegiani e da altri sindaci del territorio - ha detto Leandro Bonucchi - La nostra linea è quella di confrontarci con i sindaci dell'Alto Appennino per entrare nel dettaglio dell'organizzazione e dei servizi e per capire costi ed efficienza. Poi decideremo la linea da seguire in termini di Unione a 10 o altre forme. La scelta non sarà però basata su apparentamenti politici, ma solo sul rapporto costi benefici per i cittadini di Montecreto». Anche a Fiumalbo, il nuovo sindaco Mirto Campi predica prudenza. «Intanto va detto che il mio predecessore era contrario all'unione a 10 ma ne ha formalmente accettato l'istituzione - ha spiegato Campi - Per quanto riguarda noi, a parte incontrare i colleghi dell'Alto appennino per approfondire il tema, siamo interessati al fatto che sia nell'Unione a dieci sia in quella a sei di cui si parla, non ci sia un Comune con un ruolo egemone, sopra gli altri. E poi alcuni servizi, come quello della polizia municipale, ci interessano siano ben organizzati e presenti sul territorio comunale. Su questo siamo stati molto chiari in campagna elettorale, il nostro messaggio è stato chiaro. Per il resto valuteremo attentamente cosa è meglio per i cittadini di Fiumalbo e non credo che la vicinanza a questo o a quel partito possa indirizzare le nostre valutazioni e scelte». Anche Romano Canovi, presidente dell' Unione del Frignano, è tornato sul tema dopo alcuni giorni. «Non credo che i cambi di maggioranza possano incidere o farci tornare indietro sulle decisioni già prese di costituire un nuovo ente formato da dieci Comuni - ha commentato - Sul lavoro impostato sono fiducioso e credo che andrà avanti. Siamo comunque aperti al confronto, soprattutto con i nuovi amministratori che avranno necessità di capire il processo decisionale che si è svolto. Cadegiani ha invece portato avanti battaglie di retroguardia che a poco sono servite e si è sempre smarcato su qualunque proposta. Nessuno ha sminuito il suo Comune. Ma non posso nemmeno far finta di nulla se a causa del suo solo voto contrario si è persa la possibilità di accedere a un consistente contributo economico che aveva ricevuto il consenso degli altri nove Comuni. Continuo a pensare che per erogare servizi efficienti per le nostre comunità occorra avvicinarli ai cittadini e renderli simili in tutto il territorio del Frignano».

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