Gazzetta di Modena

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Anche quest’anno le urne fanno vittime eccellenti

Anche quest’anno le urne fanno vittime eccellenti

Ogni formazione fa registrare clamorose “trombature”: da Barcaiuolo a Celloni, da Olga Vecchi a Eugenia Rossi, da Salvo Cotrino a Federica Di Padova e tanti altri

29 maggio 2014
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È ormai una tradizione: ad ogni elezione ci sono le “vittime illustri”, grandi esclusi o, come vengono definiti con un certo sadismo “politichese” “trombati”. Sono gli aspiranti consiglieri che, per colpa di una lista che non ha avuto i numeri o, peggio, per colpa di preferenze che non sono arrivate restano fuori dal Consiglio. Ecco allora i trombati eccellenti 2014.

PD. Il Pd che riesce a mettere a segno 19 (18 se Bortolotti vincerà il ballottaggio) consiglieri tra i 13 esclusi vede spiccare subito il nome di Salvatore Cotrino consigliere uscente che con 282 voti non è riuscito a centrare l’obiettivo, esclusa anche Cinzia Cornia altra consigliere in uscita; va considerata “trombatura” eccellente anche quella di Federica di Padova “malettiana” e “renziana” della prima ora, ma soprattutto segretaria dei Giovani Democratici. Per soli otto voti viene superata da Claudio Tonelli che occupa l’ultimo dei 19 posti disponibili. Tonelli quindi in caso di vittoria di Bortolotti perderebbe il seggio. Lui è l’unico del ticket creato da Silingardi ad essere riuscito ad entrare. Resta fuori la componente femminile del duo di Modena Attiva: Simona Rotteglia.

FORZA ITALIA. Qui finisce un’era e spiccano nomi eccellenti. Dopo circa 20 anni esce di scena Olga Vecchi. Clamorosamente esclusa, fuori gioco anche Sergio Celloni e per soli 15 voti; non ha centrato l’obiettivo nemmeno il noto giudice in pensione Roberto De Robertis, e il noto giornalista enogastronomico Sandro Bellei che 5 anni fa riuscì ad essere eletto con la Lega Nord.

SEL. Il segretario Christian Favarin che era capolista non è stato eletto, bruciato da Ingrid Caporioni.

CENTRO DEMOCRATICO. Nessun consigliere ma da registrare un grande expoloit. Il candidato più votato è Malak Mohamad Kamel con 175 preferenze, solo 77 preferenze per il capolista Tommaso Rotella, 15 preferenze invece per l’ex-assesore provinciale Idv Maurizio Guaitoli.

PDCI. Nessun consigliere e quindi trombature eccellenti per il consigliere uscente Federico Ricci e il segretario del Pdci Mario Ori.

NCD. Non ce l’ha fatta Luca Ghelfi bruciato da Luigi Santoro, che a sua volta non ce l’avrebbe fatta. Entrerà grazie alla rinuncia di Carlo Giovanardi.

L’ALTRA MODENA. Restano fuori l’ex consigliere Giancarlo Montorsi di Rifondazione, l’ex-parlamentare Angela Bellei, la capolista Paula Nolff.

CAMBIAMODENA.. La leonessa Eugenia Rossi ruggisce ancora con 146 preferenze, ma questa volta resta fuori come prima dei non eletti.

MODERATI PER MODENA. Anche qui il vecchio leone Paolo Ballestrazzi pur facendo incetta di preferenze sconta una lista senza appeal. Solo 3 preferenze per il segretario Psi Mario Cardone. Male anche il capolista Claudio Malavasi.

UDC. Anche qui il segretario provinciale Fabio Vincenzi oltre a restare fuori incassa solo 7 prefernze, Molto meglio Andrea Mazzi con campagna capillare, ma senza esito.

LEGA NORD. Un segretario per pochi intimi? Certo Riad Ghelfi non sarà modenese, è di San Felice, ma è pur sempre il leader di partito e i fedelissimi avrebbero dovuto votarlo in massa ... 2 preferenze.

FRATELLI D’ITALIA. Michele Barcaiuolo è sicuramente la vittima più illustre nonostante 373 preferenze personali.

MODENASALUTEAMBIENTE. Non solo il candidato sindaco Ballestrazzi ma anche la capolista e consigliere uscente Sandra Poppi restano fuori. Così come Stefano Soranna attivissimo nel segnalare con foto il degrado di Modena, ma evidentemente non è quello che interessa agli elettori. (a.m.)