Gazzetta di Modena

Modena

Baracchine, l’apertura è uno slalom burocratico

di Stefano Luppi
Baracchine, l’apertura è uno slalom burocratico

Lo Zoorkie Cafè di Andrea Galli dovrebbe riaprire mercoledì prossimo I gestori dei nuovi chioschi: «Pronti ad abbattere le strutture sequestrate»

29 maggio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





Slittano di alcuni giorni le riaperture delle tre ex "baracchine" al parco della Rimembranza. Slitta anche l'eventuale dissequestro da parte della Procura, cui dovrebbe seguire l'abbattimento da parte dei chioschi "bulgari" sequestrati a causa dei pilastri in cemento.

Partiamo dall'ambito giudiziario, intorno al quale ruota l'intera strategia del Comune per uscire dalla complicata situazione.

L'amministrazione comunale e i gestori che hanno il cantiere di viale Martiri sotto sequestro, ossia Bobotti, Bar Elio, Cedro e Tosco, vivono con apprensione questi giorni perché sperano in un dissequestro che quanto prima risolva almeno in parte la situazione. Ma ieri, quando gli avvocati hanno cercato un contatto in Procura, si sono sentiti rispondere che sia il Procuratore capo Vito Zincani sia il Pm che si sta occupando delle indagini erano fuori sede. La situazione su questo fronte dunque non è ancora per niente sciolta e restano aperti tutti i punti interrogativi: si andrà a una archiviazione delle indagini oppure ci sarà un rinvio a giudizio?

«Stiamo attendendo - spiega Roberto Mantovani del Bar Elio, attualmente chiuso dopo decenni di apertura nel parco - il via libera dalla Procura, dunque non è ancora cambiato niente e lavorano fianco a fianco i nostri avvocati e quelli del Comune. L'unica nostra speranza è di poter tornare presto a lavorare perché non siamo fermi solo noi, ma anche l'indotto tra cui i fornitori. Però almeno siamo felici che lavorino i tre chioschi che devono aprire, anche perché in questo modo per il pubblico c'è la possibilità di trovare qualcosa di aperto al parco».

Intanto dovrebbe essere meno complicata la riapertura dei baracchine Lido Park (lungo il viale di fronte alla Prefettura), Serafini presso la giostra dei cavallini e Zoorkie Cafè all'altezza delle medie San Carlo.

Ora, dopo l'ennesima giravolta del Comune che ha permesso di aprire agli stessi titolari a cui aveva in un primo tempo impedito di farlo, si attende il via libera dell’Ufficio Commercio a cui sinora però non sono ancora arrivate le richieste di riapertura.

«A questo punto - spiegano Andrea Galli, proprietario di Zoorkie Cafè e gli altri gestori - attendiamo che il Comune faccia quanto deve. Noi siamo pronti e riapriamo se tutto procede mercoledì prossimo».

Anche Serafini continua a pulire il locale per poter riaprire presto, mentre al Lido Park ancora non si lavora con il gestore Michael Moccia che si professa ottimista. Ma i problemi non sono terminati, basta ricordare cosa dicevano solo pochi giorni fa Galli e Moccia.

«Se siamo in queste condizioni e la città non può riavere un parco vivo e non degradato è tutta colpa del Comune».

Ricordiamo che l'amministrazione Pighi ha deciso venerdì scorso, con una delibera nell'ultima giunta prima delle elezioni, di ribaltare la situazione e fare aprire tre chioschi a cui aveva impedito di farlo.