Gazzetta di Modena

Modena

Bertolini: «Forza Italia, azzerare i vertici»

Bertolini: «Forza Italia, azzerare i vertici»

Indice puntato contro Aimi, Morandi e Samorì ritenuti colpevoli di un disastro elettorale mai visto

29 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





«Di fronte a un disastro di questa portata i vertici di Forza Italia a Modena hanno solo una cosa da fare: dimettersi in massa a cominciare da Enrico Aimi e Adolfo Morandi»

Isabella Bertolini storica esponente di Forza Italia, ora fuori dal partito si era autoimposta un silenzio elettorale. «Ma ora nel vedere Forza Italia ridotta ad uno striminzito 8% con risultati disastrosi in tutti i comuni - commenta - non posso stare zitta e non stigmatizzare quanto sta accadendo. Il centrodestra è stato raso al suolo. Ha pagato liti, divisioni, organizzazioni elettorali inesistenti e fatte di gran corsa. Basta vedere a Modena dove è andata in scena la singolare saga dei Pellacani... A questo punto c’è ancora un fratello può darsi che al prossimo giro candideranno lui? Convergendo su Giovanardi o comunque su un candidato unico si poteva essere noi al ballottaggio. Invece dopo aver atteso 70 anni, quando giunge il momento stiamo alla finestra perché altri ci passano davanti. Hanno preferito perdere. Per non parlare delle liste dove hanno deciso di lasciare fuori personaggi di valore che sicuramente avrebbero garantito preferenze e voti come Dante Mazzi».

E da Modena l’esame passa al resto della provincia «Abbiamo perso tutti i comuni, a Sassuolo siamo aggrappati a Caselli e speriamo ce la faccia, a Vignola non siamo riusciti ad arrivare al ballottaggio facendoci superare da una lista civica dalla quale ci siamo tenuti lontani. La Bassa l’abbiamo persa, l’Appennino pure...».

Bertolini poi punta il dito contro la disorganizzazione del partito: «Samorì che di fatto si comporta come il nume tutelare, colui che decide chi può entrare e chi no nelle liste accusa la disorganizzazione territoriale... Il partito è in mano sua, accusa se stesso? Tra l’altro lui non ha brillato con 13mila preferenze raccolte in 3 regioni. E credo che anche il segretario regionale Palmizio non sia immune da colpe». L’ex-parlamentare di Fi non nasconde la crisi nazionale del centrodestra: «Forza Italia e il movimento è in una momento di crisi di identità politica, ma a Modena siamo riusciti a fare peggio. Credo non sia un caso che questa mattina abbia iniziato a riceve numerose telefonate di esponenti nazionali di Forza Italia, la parte che ha vinto... Chiedono incontri». E conclude sibillina che alle prossime regionali lei potrebbe tornare alla guida di una nuova formazione. «Questa volta siamo a buon punto, presto spero di avere novità».