Gazzetta di Modena

Modena

Caselli-Pistoni, sfida finale dopo continui litigi tra poli

di Andrea Gilioli
Caselli-Pistoni, sfida finale dopo continui litigi tra poli

Ago della bilancia potrebbero essere i voti dei Grillini e della lista di Barbieri

29 maggio 2014
4 MINUTI DI LETTURA





SASSUOLO. Il ballottaggio è ancora relativamente lontano ma già in città sono in tanti a chiedersi chi, tra i due contendenti, sarà il nuovo sindaco di Sassuolo. Dal canto loro Luca Caselli, sindaco uscente, e Claudio Pistoni, candidato del centrosinistra, per ora in testa, stanno continuando, con ancor più energia, la campagna elettorale. Se si escludono coloro che non hanno votato al primo turno, che sono circa il 30% degli aventi diritto, è assai ristretto il bacino di elettori a cui fare appello e molto dipenderà dalle scelte di chi ha votato Movimento 5 Stelle e di chi ha votato “Sassuolo 2020”. Di certo il ballottaggio sarà l’ultima pagina di una legislatura fatta di cinque anni di litigi in consiglio comunale tra centrodestra e centrosinistra. «Io cercherò i voti tra i sassolesi - spiega perentorio Caselli – tra i miei concittadini. Le tattiche politiche sui voti da aggiungere al 31,7 del primo turno non si possono fare. A darmi fiducia il fatto che non ci saranno le europee, che hanno trainato i consensi del Pd. Questa volta a giocarsi la partita saremo io e Pistoni. I sassolesi dovranno scegliere tra le due persone. Io sono “made in Sassuolo” e ho dimostrato l'amore che ho per questa città, non faccio il sindaco o il politico per mestiere, sono qui per passione e chiedo ai cittadini di poter portare a termine ciò che di buono ho fatto e incominciato a fare in questi 5 anni. Spero di ribadirlo in qualche pubblico confronto con il candidato del centro sinistra, dove mi piacerebbe parlare dei giovani e del loro futuro». Facendo un confronto tra europee ed amministrative emerge che ad un crollo di 10 punti del M5S (che in città alle europee ha preso il 20.8, mentre alle amministrative si è fermato poco sopra il 10), fa da contraltare una differenza di circa dieci punti tra i consensi andati a Caselli (31,7%) e la somma dei consensi presi alle europee dai partiti di centrodestra. Per Caselli il dato significa qualcosa. «Io – spiega – sono sempre stato nei partiti ma mi sono connotato prima di tutto come sassolese, come sindaco/cittadino, e la gente ha capito che ho messo Sassuolo davanti a tutto, per questo chi in Europa ha fatto una scelta qui ne ha fatta un altra».

Per Claudio Pistoni ora si deve tenere il vantaggio. «Siamo ben oltre il 40% - spiega – e sono molto soddisfatto. Continueremo a portare avanti il nostro progetto per Sassuolo, un progetto che tiene conto di dove siamo e che ha grandi ambizioni. Un progetto che i sassolesi già al primo turno hanno premiato; ora teniamo duro e riusciremo a riconquistare la città». Da entrambi i contendenti un appello ad una campagna elettorale basata su un confronto sereno, lasciandosi alle spalle gli scontri “a tutti i costi”. Quanto alle liste escluse, da M5S (non ha risposto alle nostre domande, per problemi personali) e “Sassuolo 2020”, almeno per ora, la linea è quella di non fare apparentamenti. «I nostri elettori sono liberi di scegliere – spiega Giorgio Barbieri, leader di “Sassuolo 2020” – e personalmente penso che un 60% voterà Caselli e il restante 40 % sceglierà invece Pistoni. Noi faremo i consiglieri di minoranza, facendo un opposizione costruttiva e propositiva. Non vogliamo che si ritorni alla contrapposizione a prescindere, come negli ultimi anni, e per questo se chi vincerà farà proposte serie per risolvere i problemi della città noi lo appoggeremo su tali singoli provvedimenti. Non vogliamo però apparentarci con nessuno. Andiamo avanti su una strada tutta nostra, con l'obiettivo di crescere nel tempo, magari anche avvicinando a noi altre persone che condividano il nostro progetto e le nostre idee. La campagna elettorale è stata piena di falsità, tese a screditare la mia lista. Si diceva che c'erano già gli accordi ma i fatti dimostrano che non è così. Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, e per questo ringrazio la mia squadra, che si è impegnata al massimo e ha dato tutto. Siamo in consiglio, con uno o due consiglieri e questa è una grande gioia». Barbieri si è detto anche molto felice per i numerosi voti ricevuti da elettori che hanno scelto la formula del voto disgiunto. «Un 3,26% dei miei voti – ha concluso – sono stati dati a me come candidato e questa stima della gente che mi conosce mi emoziona. Ringrazio di cuore tutti».