Gazzetta di Modena

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Centrodestra in crisi: c’è chi fa autocritica e chi scova i colpevoli

Centrodestra in crisi: c’è chi fa autocritica e chi scova i colpevoli

Platis: «Dobbiamo ancora sprofondare prima di svegliarci» Bergamini: «Colpa mia». Nora: «Qualcuno deve dimettersi»

29 maggio 2014
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C’è chi fa “mea culpa” e chi fatica a capacitarsi della pesante sconfitta. Il centrodestra è lo sconfitto principale delle elezioni, registrando un crollo verticale un po’ ovunque con la sola eccezione di Cavezzo dove si continua a dibattere sulla regolarità del voto. E mentre il Movimento 5 Stelle sta trovando modo di sorridere anche alla luce dell’ingresso di numerosi candidati nei consigli comunali della Bassa (17 in tutto tra Cavezzo, Mirandola, San Felice, San Prospero, Ravarino, Bomporto, Soliera e Bastiglia), i vertici locali dei partiti di centrodestra hanno ben poco da rallegrarsi tanto che qualcuno auspica addirittura le dimissioni dei coordinatori provinciali e anche oltre.

«Francamente dopo lo scandalo delle onoranze funebri, le donazioni ai nomadi, la mancata fiscalità di vantaggio e le varie cattedrali nel deserto fatte con i soldi della ricostruzione, pensavo ad un risultato migliore a Mirandola - analizza Antonio Platis - Poi, guardando l’esito del centrosinistra (+63%) a Siena ho capito… dobbiamo ancora sprofondare un bel po’ prima di svegliarci. Peccato. Con la bella squadra che ha iniziato questa battaglia continueremo a spronare, pungolare e, soprattutto, proporre. Un grazie ai miei cari 54 candidati. Un grazie ai tanti militanti che hanno permesso questa fantastica avventura. Un grazie ai 2.190 elettori. Avanti e, sempre, forza Mirandola».

«Riconosco a Molinari - scrive Marco Bergamini di Medolla - il merito di avere migliorato di circa 20 punti il già importante effetto trascinamento di Renzi; pur non essendo il candidato sindaco, mi assumo tutte le responsabilità della catastrofe nelle urne. L’idea era quella di imitare Venturini a Cavezzo con una lista civica ed indipendente che potesse voltare pagina coinvolgendo persone conosciute in paese per il loro impegno civico. Abbiamo perso e perso di brutto e la responsabilità e solo nostra che non siamo riusciti a spiegare le nostre ragioni ai concittadini. Si rende necessario rifondare un pensatoio politico per riorganizzare le idee e costruire una proposta politica chiara e comprensibile agli elettori».

Piuttosto duro Marco Nora, candidato a Bastiglia, attivista storico e tra i tecnici più impegnati nell’analisi fiscale post-terremoto e alluvione.

«Leggo i giornali e non vi è traccia delle dimissioni di nessuno dei dirigenti del centro destra Modenese, possibile che di fronte a certe disfatte si continui a cercare scuse? Una cosa è certa con certi dirigenti non vinceremo mai, perché non solo sono inutili, fanno addirittura dei danni».