Gazzetta di Modena

Modena

Il Movimento rallenta dopo la grande corsa

Comparso 5 anni fa: da allora è stato un crescendo di consensi fino al calo di preferenze di domenica

28 maggio 2014
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Quella del Movimento grillino a Modena è una storia decisamente molto vivace. Che non ha mai risparmiato colpi di scena.

Di sicuro tra i modenesi e le Cinque Stelle è stato amore a prima vista sin dal 2009 quando i Cinque Stelle BeppeGrillo.it si affacciarono, tra battutine e sorrisi ironici dei politici tradizionali, alla ribalta modenese con Vittorio Ballestrazzi e Sandra Poppi e subito fu un 3,5% alle amministrative che stupì tutti. Così come stupirono le immediate liti che seguirono tra Ballestrazzi, eletto consigliere, e il Movimento concluso con la sua espulsione e la diffida ad utilizzare il nome Beppe Grillo. Sorte più o meno analoga toccò un anno più tardi a Sandra Poppi che sfiorò la clamorosa elezione a consigliere regionale grazie al 5,9%. 5mila 320 voti che fecero eleggere a Modena il bolognese Giovanni Favia. Favia, eletto nel capoluogo felsineo e contemporaneamente sotto la Ghirlandina entrò in Regione in quota Modena, grazie alla scelta del nostro seggio per favorire l’ingresso del primo dei non eletti a Bologna De Franceschi. Sandra Poppi restò così tagliata fuori. Ne nacquero polemiche e a sua volta finì per uscire dal Movimento. Sia lei che Ballestrazzi hanno poi proseguito l’attività prima con Modena Cinquestelle poi con Modena saluteambiente.it che quest’anno li ha visti entrambi in corsa alle elezioni.

Nel frattempo il movimento a Modena si è organizzato ha iniziato a crescere in stretta sintonia sia con Favia che De Franceschi, poi a loro volta caduti in disgrazia ed espulsi. L’anno scorso in occasione delle politiche, il primo grande exploit in concomitanza con i l debutto del Movimento alle elezioni per il Parlamento italiano. A sorpresa i cinque stelle sono riusciti a piazzare non uno ma due parlamentari: Michele Dall’Orco e Vittorio Ferraresi inviati a Roma grazie al clamoroso 20% pari a 21 mila 667 voti assoluti espressi dagli elettori della nostra provincia. I due parlamentari hanno da subito dimostrato di lavorare attivamente non solo per il movimento a livello nazionale ma anche e soprattutto per il proprio territorio. Entrambi sono stati molto impegnati in occasione del terremoto. L’impegno diretto su Modena città pur essendo crescente non ha sin qui potuto trovare il suo naturale sviluppo in consiglio dove di fatto il Movimento non era rappresentato. Fino ad oggi. Le elezioni amministrative di domenica hanno infatti regalato al Movimento 5 stelle un consenso in calo: dal 19,9 si è scesi al 16,7% delle europee e al 16,2 delle comunali, ma hanno ottenuto un gruppo che a seconda del sindaco eletto (Muzzarelli o Bortolotti) sarà composto da 5 o da 6 componenti.

Abbastanza per scommettere che il gruppo non sarà solo attivo ma attivissimo nel seguire cosa avviene in città ma anche all’interno del palazzo. E assicura impegno anche la prima europarlamentare modenese del movimento Giulia Gibertoni eletta con ben 16mila 211 preferenze.