Gazzetta di Modena

Modena

Inalca, confermata la cassa integrazione

Inalca, confermata la cassa integrazione

La richiesta riguarda cinquanta di dipendenti per 13 settimane in seguito al calo di produzione

29 maggio 2014
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Partirà ufficialmente il 3 giugno prossimo, per estendersi lungo un periodo di tredici settimane, la cassa integrazione per una cinquantina di dipendenti dello stabilimento Inalca di Castelvetro.

L'azienda del Gruppo Cremonini ha fatto ufficiale richiesta di accesso all'ammortizzatore sociale, che riguarderà una cinquantina di dipendenti. Alla base della scelta la necessità di calare la produzione, a seguito di un arretramento della domanda in alcuni mercati, sia italiani che europei.

Questo quanto l'azienda modenese (parte del colosso dell'industria alimentare guidato da Luigi Cremonini) ha dichiarato ufficialmente.

C'è da ricordare, tuttavia, che incide pesantemente sulla scelta anche lo scandalo che, in Germania, ha coinvolto la nota catena di ristorazione fast food Burger King; un'inchiesta giornalistica condotta da Gunter Wal-Iraff, infatti, ha messo in luce le condizioni di scarsa igiene e di sfruttamento dei lavoratori che si vivono nella nota catena alimentare.

Inalca ne è un fornitore importante, di conseguenza le commesse sono diminuite e la produzione ha dovuto subire un calo. I lavoratori, peraltro, che martedì si sono riuniti in assemblea per avere maggiori dettagli di qual è la situazione che ha portato alla richiesta di cassa integrazione, avevano già notato un calo della produzione. La richiesta ufficiale è stata fatta per 50 dipendenti massimo, ma non è da escludere che il numero di lavoratori interessati possa essere anche minore, spostando gli addetti agli hamburgher in altri reparti di lavorazione.

Felicia Buonomo