Gazzetta di Modena

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Lusenti: «Regione vittima, ci difenderemo»

Lusenti: «Regione vittima, ci difenderemo»

L’assessore regionale ammette: «I fatti prefigurano responsabilità gravi, ci tuteleremo in ogni sede»

29 maggio 2014
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L’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Modena, in merito a presunti reati commessi a danno del Policlinico della città, è oggetto di un commento di Carlo Lusenti, assessore regionale alle Politiche per la salute.

Da parte dell’assessore regionale una difesa d’ufficio rispetto ad un quadro che ancora si va componendo: «Da parte nostra – premette l’assessore Lusenti – forniremo la massima collaborazione alle autorità inquirenti, in modo tale da far emergere al più presto eventuali responsabilità individuali, a tutela del buon nome che il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna ha saputo conquistarsi nel tempo».

«I fatti che vengono contestati dalla Procura di Modena, riferiti alla precedente gestione – aggiunge sempre l’assessore – prefigurano, qualora venissero accertati, responsabilità gravi e fortemente lesive per l’immagine di integrità dell’intero sistema sanitario regionale».

«È evidente che in questa vicenda – conclude lo stesso Lusenti – la Regione Emilia-Romagna e l’intero Servizio sanitario regionale sono parte lesa, ed in quanto tale ci tuteleremo in ogni sede, nel rispetto delle tante persone che lavorano onestamente nelle nostre strutture sanitarie e della qualità dell’assistenza che ci viene universalmente riconosciuta».

Il sistema, infatti, come ricostruito dalle indagini ancora in corso, ha evidenziato anche il riciclaggio dei proventi illeciti attraverso la collusione di enti e società. Tre le società riconducibili ai principali indagati sui cui conti correnti veniva fatto transitare il denaro frutto della tangente, che successivamente veniva trasferito, con false fatturazioni, sul conto corrente di un poliambulatorio di proprietà della consorte di uno degli indagati. I sequestri preventivi in corso, ai fini della confisca, riguardano complessivamente circa un milione e mezzo di euro sui conti correnti bancari riferibili a indagati e società collegate.

La Regione è la stessa che non potrà far finta di nulla nel caso, tra le altre persone indagate, figurino, come non smentiscono i Nas, altri amministratori pubblici. Interessante sarà capire anche quali tipo di gare e appalti sono finiti nell’occhio del ciclone, quali sono le procedure oggetto di inchiesta.