Gazzetta di Modena

Modena

«Non farò accordi sottobanco vincerò convincendo i modenesi»

di Andrea Marini
«Non farò accordi sottobanco vincerò convincendo i modenesi»

Il candidato Pd ribadisce: «Ero certo di arrivare ai supplementari, troppe le cose da aggiustare in città Se perdo Bortolotti potrà governare solo realizzando il nostro programma: la maggioranza è nostra»

29 maggio 2014
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A chi sul web ironizza citando per lui un #staisereno, come quello di Renzi a Letta, Gian Carlo Muzzarelli replica: «Io sono sereno e con i piedi per terra. Lo so che qualcuno tra i miei sostenitori già lunedì si è agitato perchè il voto alle Europee era ben diverso... Ma io ero sereno e, purtroppo, sicuro di arrivare al ballottaggio. Avevo in tasca sondaggi, mai come questa volta azzeccati, mi pronosticava un ballottaggio con il 49,8. Ho preso il 49,7%. Quindi tutto secondo copione. Ora continuo il cammino intrapreso a gennaio che è quello di ricucire i fili spezzato in questi anni si sono spezzati in questa città». E qui Muzzarelli fa capire che la ragione della sua mancata vittoria al primo turno va ricercata non tanto nella sua persona, ma in quello che tante persone e forse meglio dire personalismi hanno combinato sotto la Ghirlandina negli anni passati. Lui non fa nomi, nè accuse precise ma lancia frasi che sono facilmente interpretabili.

«A gennaio quando ho deciso di intraprendere questa avventura, tutta in salita, ero ben conscio di trovarmi di fronte una città divisa, con mille problemi. Ho deciso di vestire i panni di colui che riallaccia i fili. Ci sono divisioni da superare e anche tanti mal di pancia. Sia chiaro: non si dica che la colpa è di quelli che ci sono oggi Lucia Bursi o Andrea Sirotti, sono appena stati nominati. Le responsabilità risalgono al periodo precedente.. L’ Impresa dunque era difficile e diciamo riuscita al 49,/%. Manca ancora una piccola spinta che spero di dare l’8 giugno. Dopo di che volteremo pagina una volta per tutte e guarderemo al futuro».

Facile intuire i riferimenti alla giunta Pighi che non è stata capace di entrare in sintonia con la città, anzi invece di compattarla la spezzata tagliando i ponti con tanti ambienti, ma anche Il Pd che non ha saputo gestire la situazione e, anzi, ha permesso che le cose peggiorassero. Muzzarelli comunque non si dice preoccupato e invita a guardare quelli che sono i risultati sin qui acquisiti. «Abbiamo la maggioranza in consiglio e dal giorno dopo la chiusura delle urne da sindaco o da capo dell’opposizione sarò a tempo pieno a Modena a lavorare per questa città. Errani sa che la mia lettera è pronta: dal 9 giugno sarò al lavoro». E che accadrà il 9 giugno? «Se vincerà Bortolotti non sarà anatra zoppa, sarà un sindaco che se vorrà andare avanti dovrà fare quello che è previsto dal nostro programma. Se dirà di sì troverà il nostro massimo impegno. Nella eventualità opposta, perchè c’è anche quella no (sorride), porteremo avanti il nostro programma,. Ma assicuro che non saremo sordi se dall’opposizioni arriveranno proposte che vanno nella direzione di migliorare la vita di questa città. Non conta chi la presenta, ma l’idea il progetto».

Ovvio che Muzzarelli punta a vincere il ballottaggio e per farlo servono i voti ecco quindi che la campagna elettorale in queste due settimane ripartirà dalla Fabbrica delle idee alla Manifattura, da incontri e confronti diretti con i cittadini. Servirebbe anche il supporto di chi domenica ha portato via voti. Vedi liste Querzè e Montanini.. E qui Muzzarelli è molto chiaro. «La maggioranza c’è già ed è solida. Incontrerò tutti coloro che vorranno incontrarmi, ma non faccio apparentamenti. Rafforzerò l’ascolto, ma dico: no a ricatti, ad accordi sotto banco, non svenderò nulla. Ma il dialogo se ci sarà, sarà in piazza, ala luce del sole». E a questo proposito fa una piccola digressione “sibillina” «Se avessi voluto vincere tranquiillo avrei potuto fare determinati accordi.... Ma io non mi vendo, la mia è una strada politica da uomo libero. Certe porcherie appartengono ad altri tempi, ora è tempo di bella politica che si occupa di scuola, ambiente, lavoro cose concrete».

Non rinuncia a mandare un messaggio ai sostenitori di “Per Me Modena”, a loro dico solo: leggete il nostro e due programmi e avrete le idee molto chiare... Alla Querzé dedica una buona parte di conferenza stampa dicendo di «Non capire il suo atteggiamento nei miei confronti se non in un’ottica di rivalità con Francesca Maletti - spiega - Alle primarie ha votato per me ed è stata la prima a congratularsi con me la sera della vittoria. Poi qualche giorno dopo, ci fu l’accordo con Maletti, e Querzè raccontando di incontri in cui non abbiamo parlato di nulla di concreto ha detto che non si sarebbe accordata con me che andava sola... La politica è cosa diversa dai personalismi A mio parere...»

Ed infine i grillini «Dicono ai modenesi di fare i furbi e votare per loro ? Noi non siamo per i furbi, ma per gli onesti e per chi ama Modena. Più che parole credo continoi i fatti. A chi è nel dubbio basta guardare cosa hanno combinato a Parma. Ai miei elettori dico di non andare al mare, ma di venire tutti a votare. A chi al primo turno ha fatto altre scelte dico: di fronte alle paure e a progetti illusori mi auguro valga il senso di concretezza e il realismo dei modenesi; di votare e sostenere chi questa con concretezza e questo realismo vuole governare Modena»