Gazzetta di Modena

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Lo sfogo dei familiari: «I nostri figli? Morti per colpa del denaro»

Lo sfogo dei familiari: «I nostri figli? Morti per colpa del denaro»

La mamma di Visconti: «Mancava la sicurezza nelle aziende Le fabbriche andavano chiuse, ma c’era chi voleva i profitti»

30 maggio 2014
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Il ricordo del 29 maggio lo si deve soprattutto alle vittime che il sisma ha mietuto in tutta la Bassa. Tra i familiari presenti alla manifestazione che hanno voluto lasciare un ricordo troviamo Anna Cannavacciuolo, madre di Biagio Santucci, operaio 24enne travolto dalle macerie dell’Haemotronic.

«In questi giorni, mentre ci avvicinavamo all’evento, ho avuto un flashback che mi ha permesso di rivivere gli ultimi attimi che ho trascorso con mio figlio - spiega con grande dignità - Nel corso di questi due anni ho ricevuto molta solidarietà anche da parte delle istituzioni. Ma la cosa che mi incoraggia di più sono le manifestazioni d’affetto che continuo a ricevere da tutt’Italia sul forum che ho creato su internet dopo la morte di mio figlio».

Anna de Prisco, madre di Giordano Visconti (operaio 33enne anch’egli deceduto in seguito al crollo della ditta medollese), non riesce tuttora a capacitarsi. La sua speranza è che il “sacrificio” del proprio figlio serva a smuovere le coscienze di chi ha voluto anteporre i meri interessi economici, anche a costo di registrare perdite di vite umane. «Ogni giorno che passa è sempre più amaro - spiega la donna, che nel corso della cerimonia ha voluto esprimere il proprio ricordo attraverso una poesia - Perdere il proprio figlio sul lavoro è vergognoso, e tuttora mi chiedo perché si siano prese misure di sicurezza per proteggere la popolazione dal rischio crollo abitazione quando per le imprese non è stato adottato lo stesso criterio. Si è forse giocato sulla vita delle persone? Se mio figlio fosse morto il 20 maggio avrei potuto imputarne la responsabilità al caso, ma quella del 29 è una tragedia annunciata. La terra tremava da ormai nove giorni e si sapeva perfettamente che non sussistevano le condizioni di sicurezza adeguate, le ditte dovevano essere chiuse. A coloro che nonostante tutto hanno voluto perseguire la via del guadagno dico: avete delle vite umane sulla coscienza, e il denaro non vi servirà a cancellare questo peso».

Giovanni Vassallo