Gazzetta di Modena

Modena

Suicidio a Villa Igea: psichiatra processata per omicidio colposo

di Carlo Gregori
Suicidio a Villa Igea: psichiatra processata per omicidio colposo

Ieri udienza su un caso tragico avvenuto sei anni fa all’interno della Diagnosi e cura della clinica Il 27enne in Tso doveva essere seguito dal medico di turno e da sette infermieri, ma si uccise in bagno

30 maggio 2014
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Ieri si è svolta davanti al giudice monocratico Domenico Truppa un’udienza per omicidio colposo che vede come imputata una psichiatra che all’epoca dei fatti era in servizio a Villa Igea, ora assistita dall’avvocato Alessandro Sivelli. Un caso delicato e complesso che ruota attorno al suicidio dentro la struttura di un giovane sottoposto a Tso una sera di sei anni fa, quando la dottoressa era di turno nel reparto Diagnosi e cura assistita da sette infermieri. Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati numerosi testimoni. In particolare, la madre della vittima - un 27enne modenese - che oggi è parte civile assistita dall’avvocato Luca Sirotti. Si tratta infatti di capire cosa è accaduto nella prima serata di quella domenica del gennaio 2008 all’interno del reparto più delicato di Villa Igea, se la sorveglianza era adeguata e se la dottoressa oggi imputata è responsabile in qualche modo della morte che il giovane paziente si è inflitto impiccandosi nel bagno con un pigiama senza che nessuno del personale in quel momento se ne accorgesse in tempo. Si è letta la segnalazione di un infermiere che quel giovane sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio era angosciato e in preda a idee soppressive. Il medico di guardia quel pomeriggio ha detto di aver avuto un colloquio con lui per spiegargli cos’era il Tso e che ha dato informazioni orali sul paziente, ma non ha lasciato alcuna nota scritta per segnalare la gravità del caso. Si è anche discusso della terapia sedativa alla quale era sottoposto e ai dosaggi più blandi rispetto a quelli della presa in carico, quando era in preda al delirio. La madre ha rievocato col suo strazio quel pomeriggio in cui, col marito era andata a Villa Igea per un colloquio con il medico e il figlio trovando una corda nell’ auto del figlio.