Gazzetta di Modena

Errare è umano, perseverare è diabolico. A pochi mesi di distanza da una precedente verifica l’albergo e ristorante “Lambruscheria” di Lesignana è stato nuovamente “pizzicato”, nel corso di un controllo della Polizia di Stato e della polizia municipale, ad ospitare persone nelle proprie stanze, senza comunicare la loro presenza come impone la legge.

Non solo ma da ottobre, periodo a cui risale il primo controllo, ad oggi non sono nemmeno state effettuate le comunicazioni burocratiche di inizio attività di affittacamere, come già era stato contestato in occasione del precedente verifica. Ecco quindi che mercoledì quando le forze dell’ordine si sono presentate ad effettuare la loro nuova verifica di cose da denunciare sia al questore che all’amministrazione comunale ce n’erano un bel po’.

La Volante, unitamente alla Polizia municipale e ai colleghi del reparto prevenzione crimine si è presentata alla reception e ha chiesto di fare un giro per l’albergo, oltre a chiere documenti di tutti quelli che erano gli avventori. Innanzitutto non senza sorpresa ha scoperto che le camere “magicamente” dalle sei camere verificate a ottobre sono cresciute a dieci.

Quindi è scattata la prima segnalazione per presunti abusi edilizi. Secondariamente, come già avvenuto a ottobre, gli ospiti erano per la maggior parte pregiudicati e prostitute che solitamente esercitano in zona Tempio e qui hanno eletto la loro residenza.

Tutto regolare invece per quanto riguarda il ristorante, mnel senso che dopo le verifiche di ottobre, quando si erano verificate alcune irregolarità l’attività non ha ancora riaperto. Gli agenti hanno quindi tirato le somme e sono partite altre segnalazioni relative all’assenza della dichiarazione di inizio attività, un’altra per il fatto che non sono state notificate le generalità delle persone ospitate. Il legale rappresentante della società proprietaria dell’albergo verrà denunciato, l’albergo rischia una sospensione della licenza da parte dell’amministrazione comunale e un provvedimento di chiusura temporanea da parte della questura.