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Sassuolo, al ballottaggio sfida sui debiti Sgp

Sassuolo, al ballottaggio sfida sui debiti Sgp

Caselli: «Pronto al confronto pubblico». Pistoni: «Saldano i debiti? Allora perché il concordato»

31 maggio 2014
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«Proviamo la “remuntada”, anche se la forbice è davvero importante».

Con questo termine calcistico di chi deve recuperare un gap di una certa rilevanza Luca Caselli ha lanciato un nuovo appello alla città, per il voto dell'8 giugno, data del ballottaggio con il candidato del centro sinistra Claudio Pistoni. «Alla luce del risultato nazionale – continua Caselli – la nostra performance è stata buona. Dobbiamo far capire ai sassolesi che il vento è cambiato e di questo si è reso conto anche Pistoni, che comincia a denotare qualche nervosismo».

Poi anche Caselli, come il giorno prima Pistoni, parla di eventuali apparentamenti. «Non ce ne saranno – dice – e lo avevo detto anche in passato. Certo, sono pronto a telefonare a Giorgio Barbieri, anche perchè 4 anni e mezzo di lavoro insieme non si cancellano in un mese di campagna elettorale. Per il resto speriamo di erodere voti a chi nel primo turno è andato a sinistra e di convincere tanti che non hanno votato per nulla».

Ed i dibattiti pubblici, quelli in cui è stato detto che Pistoni scappava, rifiutava il confronto? «Io sono pronto a farlo – aggiunge Caselli – anche perché, aldilà di quello che è stato detto e scritto, il piano di Sgp è stato depositato lo scorso 12 maggio ed alcuni consiglieri lo hanno avuto. Lì ci sono le linee guida e anche le motivazioni del concordato, che andava fatto, pena il default dell'azienda. Prima di giudicare bisogna conoscere, il bilancio invece è all'analisi dei dirigenti, perché il decreto Renzi sugli 80 euro ai lavoratori prevede dei tagli ai Comuni e dobbiamo verificarne la ricaduta». Su confronti pubblici Caselli chiude con un altro attacco.

«È stato bocciato quello che doveva tenersi il 29 maggio al Temple bar e vi è un altro appuntamento in piazza per il 4 giugno, per il quale sto aspettando il si di Pistoni. Se vuole un confronto su Sgp accetti: io sono disponibile». Pistoni, invece, sembra proprio orientato sul no. Alle parole di Caselli risponde che i confronti alla pari si possono fare solo quando entrambi i contendenti hanno parità anche nei documenti che sono in loro possesso. Sul concordato, ad esempio, ha ribadito il concetto già espresso in precedenza. «Ci dicono che verranno saldati i debiti coi creditori in 5 anni. Ma se questa ipotesi fosse stata percorribile perchè andare al concordato in continuità? Se fossero stati chiamati i creditori, se fosse stato detto loro che in 5 anni avrebbero avuto tutti i loro soldi (con una garanzia scritta da parte del Comune) chi avrebbe rifiutato di firmare? Nessuno. Ed allora perché spendere un milione di euro per un concordato che sarebbe stato facilmente accettato in una formula meno impegnativa?». (al.scibona)