Bursi (Pd): «Ridicole le accuse alla politica»
Il segretario provinciale: «Scandalo grave, ma non è il sistema». Forza Italia: «Le nomine le fa Errani»
La politica continua ad intervenire sullo scandalo del Policlinico. Si sente anche la voce del Pd, che prima condanna la vicenda, poi tenta una difesa della politica: «Diciamo, innanzitutto - spiega la Bursi - che dall'operazione “Last business”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena e condotta dai Nas di Parma esce un quadro che, se provato, non può che essere definito vergognoso. Certo un'indagine non è una sentenza di colpevolezza e occorre attendere l'accertamento della verità sostanziale e processuale. Tuttavia se le accuse di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio relativamente all'affidamento dei lavori al Policlinico, trovassero riscontro ci troveremmo di fronte a comportamenti non solo, come ovvio, penalmente rilevanti, ma anche umanamente disprezzabile». La Bursi si sente in dovere anche di difendere la politica, forzando la mano, come se le nomine della sanità non dipendessero dalla Regione: «Detto questo, però, le illazioni su presunte coperture politiche sono ridicole e infamanti. Quello a cui ci troviamo di fronte è uno scandalo gravissimo, che rischia di offuscare il lavoro prezioso e competente di centinaia di operatori dell'ospedale modenese, che può seminare timori negli utenti e minare la fiducia che i pazienti devono poter avere nei medici e nei servizi ospedalieri a cui si rivolgono. L'inchiesta della magistratura evidenzia un malaffare circoscritto a un lasso di tempo preciso e legato a una specifica gestione. Non un sistema, ma alcune persone che hanno approfittato del ruolo ricoperto per puro interesse personale». Anche Forza Italia puntualizza: «L'assessore Lusenti- scrive in una nota- non pensi di risolvere l'ipotesi di corruzione diffusa al Policlinico di Modena come una questione puramente giudiziaria». Al di là infatti dell'intenzione di costituirsi parte civile, «va sottolineato che siamo di fronte anche ad un problema che è squisitamente politico». Nel mirino del forzista ci sono le cooperative. «È infatti notorio che le nomine dei manager in sanità sono di natura politica, proposte dall'assessore e certificate dal presidente della giunta», cioè Vasco Errani. Inoltre, «da quanto trapela dalle prime indiscrezioni- sottolinea Bazzoni- pare che nell'ipotetico intreccio di corruzione fossero favorite società cooperative, il cui nome ricorre frequentemente». (d.b.)