Gazzetta di Modena

Modena

vignola. titolare nei guai, ha persino simulato il furto dell’auto

Gli impone turni di 24 ore e il dipendente si schianta

Gli impone turni di 24 ore e il dipendente si schianta

Vignola. titolare nei guai, ha persino simulato il furto dell’auto

31 maggio 2014
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VIGNOLA. Lo aveva fatto lavorare 24 ore di seguito, per di più affidandogli delle consegne in auto senza che il dipendente avesse la patente e addirittura falsificando il cartellino marcatempo per evitare guai con la giustizia. Ma la strategia di un imprenditore vignolese è stata scoperta dalla polizia municipale di Mirandola, dopo una lunga indagine incrociata.

Gli accertamenti sono iniziati il 15 maggio, verso le 13, quando gli agenti, sono intervenuti per un incidente a San Prospero, dove due veicoli si erano scontrati frontalmente.

La municipale ha accertato che il conducente di uno dei mezzi, N. S. 48 enne di Castelfranco, a causa di un colpo di sonno aveva invaso la corsia opposta, urtando un'auto proveniente dalla direzione opposta. L’altro autista era rimasto ferito (prognosi di sette giorni). Gli agenti dell’Area Nord-distaccamento di Mirandola hanno poi scoperto che N. S. non aveva mai conseguito la patente e così l'uomo è stato denunciato.

Il 48enne era alla guida del mezzo di un'azienda, il cui titolare ha sporto denuncia per appropriazione indebita ai carabinieri di Vignola, sostenendo di non avere mai autorizzato il 48 castelfranchese a condurre il veicolo aziendale e di non sapere che fosse privo della patente di guida. La denuncia è poi risultata simulata e dalle informazioni assunte i vigili hanno scoperto che N.S. aveva lavorato continuativamente per più di 24 ore e che era autorizzato a guidare il furgone per effettuare alcune commesse, pur avendo terminato il turno alle 9 del mattino.

Le indagini hanno inoltre evidenziato che il titolare della ditta, per celare le ore di straordinario effettuate dal suo dipendente, aveva modificato il cartellino di lavoro, producendo documentazione alterata e convincendo anche altri dipendenti a dichiarare il falso. Messo alle strette, alla fine il titolare ha confessato ed è stato denunciato per calunnia con rischio di reclusione di 2 anni.