Gazzetta di Modena

Modena

mercoledì appuntamento in piazza pomposa

Celiachia, oltre duemila nuovi casi ogni anno

Si parlerà della malattia sempre più diffusa, alimentazione sana e gustosa e false credenze

2 MINUTI DI LETTURA





A Modena mercoledì si parlerà di celiachia per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di questa malattia che sembra essere stata messa in un angolo. L'iniziativa, organizzata la Lapam in collaborazione con Comune, Ausl e Associazione Utaliana celiachia, si svolgerà in piazza della Pomposa a partire dalle 18. Il programma prevede vari interventi e testimonianze, per poi passare alla degustazione di prodotti senza glutine. La celiachia è una patologia, se si passa il termine, di recente nascita in quanto solo 35 anni fa gli affetti ne erano ignari, a causa di diagnosi poco accurate. Ora invece, grazie a controlli più attenti e tempestivi, i celiaci possono praticare di stili di vita e usufruire di alimenti consoni.

Nella realtà modenese i numeri parlano chiaro: nel 2011, sono 2011 i casi scoperti, mentre l'anno successivo si è passati a 2500. «L'incremento del 12-15% annuo dei casi scoperti è dovuto al fatto che ora le diagnosi sono più accurate. Non si tratta di un'esplosione della malattia», spiega Francesca Obici, consigliere Aic .

La celiachia è stata cancellata dall'elenco delle malattie rare dal Ministero della Salute per essere inserita in quello delle malattie sociali. E sono proprio i disagi sociali a caratterizzare la vita di queste persone. «Come Lapam/Licom riteniamo che ci sia molta sensibilità su questo argomento - spiega Rita Cavalieri, presidente provinciale Licom - Attraverso l'iniziativa vogliamo fornire informazioni di carattere medico scientifico e delucidazioni ai pubblici servizi (ristoranti, pizzerie, bar) che vogliono introdurre nei loro locali un pasto per le persone affette dalla malattia, permettendo loro di poter mangiare con famiglia e amici in sicurezza».

Partire dalla ristorazione dunque, che risulta essere il punto più problematico per i celiaci a causa della mancanza di pasti adeguati. Ma si tenta anche di sfatare un’altra leggenda: gli alimenti senza glutine sono buoni quanto gli altri «se non di più - dice il proprietario della Locanda del Parco, sotto i Sassi di Roccamalatina - Nel mio ristorante si servono solo piatti senza glutine, ma questo non frena la clientela».

Beatrice Ferrari