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Udc: «Votate Muzzarelli» Pellacani: «Non esiste»

Udc: «Votate Muzzarelli» Pellacani: «Non esiste»

L’ex candidato sindaco smentisce il vicesegretario del suo partito: «Posizione personale». Dal Pd: «M5S, Lega e Ncd: contro di noi un movimento di destra»

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Muzzarelli sì, Muzzarelli no, Bortolotti sì, Bortolotti no. È il tormentone iniziato lunedì scorso e ancora nel vivo, con alti e bassi. Ieri c’è stato uno dei picchi, con un comunicato firmato dal vicesegretario provinciale dell’Udc Paolo Ferrari: «La scelta verte però anche sulla persona - scrive Ferrari - e Muzzarelli è certamente in grado di imporre una svolta radicale nell'Amministrazione di questa Città. Il voto ha inequivocabilmente evidenziato le tensioni interne al Pd. Centri di potere consolidati rischiano di vedersi indeboliti, e immaginiamo che il rinnovamento che Muzzarelli ha promesso di mettere in atto sarà pesantemente contrastato. Ma bisogna crederci, per il bene della città e di tutto il territorio modenese».

Immediata e secca la replica del candidato sindaco dell’Udc, Giuseppe Pellecani, che proprio da quello stesso partito proviene: «Ferrari parla a titolo personale e quella non è la posizione del partito. Ho già espresso nei giorni scorsi come la penso e come la pensiamo: lasciamo agli elettori la libertà di scegliere invitandoli a leggere i programmi dei due candidati».

Una frattura, quella interna all’Udc, che già durante la campagna elettorale era emersa e che evidentemente fatica a risanarsi.

Ieri è stato chiaro anche Muzzarelli: «Si stanno delineando con chiarezza i due schieramenti: da una parte Movimento 5 Stelle, Ncd e Lega che insieme fanno sostanzialmente un movimento di destra, che vuole soltanto allenarsi a creare situazioni negative per la città, lontano dall'europa e con linguaggi e termini sgradevoli»; dall'altra «le forze allargate del centrosinistra, che invece hanno un progetto di crescita e di futuro per la città».

Oggi, pomeriggio, intanto, sarà il giorno del confronto tra lo stesso Muzzarelli e Adriana Querzè.

Un incontro atteso perché il consenso raccolto da Adriana Querzè, traslato su Muzzarelli, darebbe al candidato del Pd la matematica certezza di vincere in tranquillità il ballottaggio. Ma queste sono logiche che lasciano il tempo che trovano.

Ieri per Muzzarelli è stata una giornata piuttosto densa di appuntamenti al punto da non aspettare la collega del Pd Alessandra Moretti, in ritardo per un appuntamento elettorale al comitato di piazza Mazzini. E nonostante il «profondo rammarico», Muzzarelli ha preferito correre allo stadio. Ha scelto di sostenere la squadra della città, piuttosto che attendere la neo parlamentare europea che doveva arrivare a Modena per spingerlo negli ultimi giorni di campagna elettorale. Attesa per le 18 a Modena, perchè in viaggio verso Sassuolo, Moretti alle 18.25 ancora non si era palesata e a quel punto apprendendo che la collega si trovava ancora a Reggiolo e visto l'appuntamento importante per i canarini, il candidato sindaco del centrosinistra ha optato per la partita. «Ci dispiace non attendere Alessandra ma ci tengo in particolare a sostenere il Modena», ha detto Muzzarelli prima della partita playoff con lo Spezia.

Intanto in casa Pd si organizza anche la chiusura della campagna. Venerdì non arriverà il premier Matteo Renzi, ma per la chiusura della campagna di Muzzarelli verso il ballottaggio di domenica ci sarà il suo braccio destro Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio ed ex sindaco di Reggio Emilia. In piazza Pomposa venerdì sera alle 21, per l'ultimo appuntamento elettorale del centrosinistra prima che tornino a parlare gli elettori, ci saranno anche i due big renziani di Modena, il segretario regionale Stefano Bonaccini e il deputato Matteo Richetti, ex numero uno dell'assemblea legislativa regionale.

Davide Berti

@dvdberti

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