Appalti al Policlinico: via agli interrogatori
Da lunedì in procura Cencetti e altri indagati. Caso cardiologia: da nove richiesta di parte civile al gup
“Operazione Last Business”: ieri il procuratore capo Vito Zincani ha fatto sapere che nei prossimi giorni inizieranno gli interrogatori del dottor Stefano Cencetti, della moglie e di altri tra i 63 indagati nell’ambito delle inchieste sul caso di presunta corruzione e tangenti al Policlinico quando Cencetti era direttore generale (2006-11). Da lunedì in poi i magistrati che seguono l’inchiesta, i sostituti Marco Niccolini e Pasquale Mazzei, chiederanno spiegazione su una serie di appalti e sul cosiddetto Appaltone (il Global Service) e anche sul ruolo della onlus Hfm (Hospital Facility Managment) guidata da Cencetti, che si occupa di consulenze in materia di appalti ospedalieri e di convegni sulla gestione ospedaliera. Dopo il sequestro preventivo di beni per un milione e mezzo di euro della scorsa settimana, l’indagine ora entra nel vivo. In realtà, come noto, i magistrati seguono da molto tempo questo filone, anche se non se ne aveva notizia fino alla comunicazione dei Nas di Parma dei giorni scorsi. Molti documenti importanti per le indagini della Procura sono stati sequestrati agli inizi del 2012 Tuttavia, la vicenda degli appalti aveva già avuto una sua breve storia politica un anno prima, nella primavera 2011, quando non solo Favia e Defranceschi, all’epoca consiglieri regionali del M5S , avevano presentato un’interrogazione chiedendo conto delle attività di Cencetti. Infatti, anche il Pdl se ne era interessato. In quei giorni alcuni parlamentari di centrodestra (tra i quali Barbieri e Pizzolante) avvevano chiesto conto al governo delle attività di Cencetti proprio quando il caso Cardiologia stava diventando incandescente. I parlamentari avevano infatti chiesto spiegazioni sull’allora direttore generale del Policlinico perché, si leggeva, «risulterebbe socio fondatore presidente e coordinatore scientifico del centro studi e ricerche Hfm». I deputati elencavano anche gli altri soci della Hfm, consulenti ed esperti sempre nell’ambito di appalti, sottolineando che il centro studi ha la sede proprio nel laboratorio carpigiano Fkt diretto dalla moglie di Cencetti, Maurizia Viviani. L’aspetto più importante dell’interrogazione è che già allora sottolineava come Cencetti, in veste di presidente di Hfm, organizzava ogni anno convegni sponsorizzati da Servizi Italia e da Coopservice che erano fornitori di servizi al Policlinico. Non solo: individuavano nel Quality Center Network, sempre presieduto da Cencetti, «un organismo di raccordo tra sanità e imprese private». L’interrogazione serviva insomma a verificare se vi fossero conflitti di interesse tra queste attività e il ruolo di direttore generale.
A proposito del caso cardiologia (inchiesta “camici sporchi”), ieri si è tenuta l’udienza preliminare-fiume davanti al gup Andrea Romito. Ieri si è entrati nel vivo della procedura per la costituzione delle parti civili. Sono nove gli enti pubblici e le associazioni che hanno presentato richiesta fornendo la documentazione al giudice. Sono Policlinico, Ausl, Comitato Etico, Amici del Cuore, Codacons, Regione, Provincia, Comune e anche l’ospedale San Raffaele di Milano. Come noto non ci sarà l’Università, stando a quanto ha annunciato il rettore Michele Andrisano. Il giudice Romito ha fissato la prossima udienza al 25 giugno.