«Prima un rumore strano poi urla, dolore e il caos»
La testimonianza di due ragazzi: i seggiolini si sono abbassati subito lentamente poi di botto fino a terra. I loro genitori: più controlli, poteva essere una tragedia
PAVULLO. Tra la tarda serata di sabato e ieri, il pronto soccorso e il reparto di Pediatria dell’ospedale sono stati affollati dai giovanissimi feriti del “calcinculo” a causa dell’incidente. Tra i “passeggeri” della giostra c’erano anche cinque ragazzini della scuola New Dance che domani, mercoledì e giovedì avrebbero dovuto ballare al saggio di danza, in cartellone al cinema teatro Mac Mazzieri. In vista delle tre serate, in questi giorni erano previste le prove finali che ora loro difficilmente potranno sostenere.
«Quando la giostra ha iniziato ad abbassarsi io avevo il piede sotto il seggiolino e sono caduta di peso sul mio piede - racconta Silvia Cuccu, 14 anni, che si trovava sul “calcinculo” al momento dell’incidente, e ora al Pronto Soccorso dell’ospedale, appena finiti gli esami di controllo - Le mie amiche Chiara, Alice, Lucia, Debora, che hanno tutte la mia età e frequentano la mia stessa scuola, anche se in classi diverse, hanno tutte riportato bruciature sulla pelle. Eravamo al luna park per festeggiare la fine della scuola e anche la fine di un percorso di studi perché tra pochi giorni avremo gli esami di terza media e l’anno prossimo andremo alle superiori. Abbiamo avuto una paura tremenda quando ci siamo ritrovate per terra». Altrettanto spaventati per l’accaduto sono i genitori di Silvia, ovvero Silvio Cuccu e la moglie Sabrina Biagioni.
«Stavamo trascorrendo una tranquilla serata insieme. Sapevamo che nostra figlia era fuori a festeggiare per la fine della scuola - raccontano i genitori di Silvia - Poi, improvvisamente è arrivata la telefonata e ci siamo preoccupati molto. Tra pochi giorni Silvia avrà il saggio e vedremo se la sentirà di farlo. Ci vorrebbero certamente più controlli per questo tipo di attività, perché ora siamo qui a parlarne tranquilli, ma per alcuni minuti abbiamo temuto fosse successo il peggio. Le autorità dovrebbero verificare che oltre all’assicurazione per risarcire eventuali danni, ci siano anche tutte le condizioni perché la giostra possa funzionare e trasportare passeggeri».
Altrettanto impaurito per la brutta esperienza che ha vissuto è il giovane Erik Corsini, 14 anni, che dovrà a sua volta affrontare l’esame di terza media tra pochi giorni. «Eravamo sul calcinculo io e il mio amico Corrado Napolitano, sulla giostra in quel momento c’erano all’incirca una dozzina di persone - racconta Erik - Quando siamo saliti abbiamo sentito subito uno strano rumore di catene, ma non ci abbiamo fatto caso più di tanto. Poi, la giostra ha iniziato a prendere velocità, avevo tirato indietro il mio amico per poi lanciarlo in avanti e fargli prendere il premio. Non mi ricordo precisamente cosa ci fosse in palio: una palla, un orsacchiotto. Improvvisamente, abbiamo iniziato a scendere giù prima piano e poi di botto. Sono caduto facendomi male a un ginocchio. Ma poteva andare peggio…». Nella sala d’attesa del Pronto Soccorso anche nella giornata di ieri è stato tutto un avvicendarsi dei parenti dei ragazzini infortunati che hanno riportato, nel complesso, prognosi mai superiori ai venti giorni.
(s. a.)