Gazzetta di Modena

Modena

Il boss dei Casalesi accusa Cpl Concordia

di Francesco Dondi
Il boss dei Casalesi accusa Cpl Concordia

Il pentito Iovine: «Sulle reti gas abbiamo fatto l’interesse di tutti». Il presidente Casari: «Ma quale camorra? Noi siamo seri»

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CONCORDIA. L’accusa è di quelle infamanti: Cpl avrebbe avuto rapporti diretti con i Casalesi per lavorare in Campania, dove la cooperativa modenese è tra le più importanti della regione, dà lavoro ad oltre 100 persone e ha firmato alcuni dei progetti più significativi dell’area, non ultimo il maxi-metanodotto che serve Ischia. A tirare in ballo il colosso di servizi, guidato da Roberto Casari, è nientemeno che il super pentito Antonio Iovine, tra i capi dei Casalesi, quello che “ho commesso tanti omicidi, che non li ricordo tutti”.

Nella prima testimonianza da collaboratore di giustizia, Iovine ha preso il caso di “Concordia” per far trapelare il potere che la malavita organizzata era in grado di esercitare sugli imprenditori, anche quelli dei grandi gruppi. «Una ditta del Modenese - dice Iovine - che si chiama Concordia, che è assoggettata ad un imprenditore di Casapesenna legato a Michele Zagaria. A volte basta una lettera con il nome all’attenzione del sindaco. Questo sindaco avrebbe dovuto farsi delle domande, chiedersi se l’imprenditore fosse un affiliato, vi garantisco che non se le è fatte». E ancora: «Quando ci siamo presentati a trattare con la Concordia per la realizzazione della rete di gas. Abbiamo trovato facilmente un accordo nell’interesse di tutti».

“E se l’azienda non avesse accettato?”, chiede il pm: «Il clan avrebbe reagito male, sia bloccando i cantieri, sia provando a intervenire sui sindaci».

Roberto Casari incassa le parole di Iovine con disprezzo. «Non devo difendermi da nessuno - dice - men che meno dalle accuse di una persona che all’epoca dei fatti (era il 1997) aveva 32 anni e guarda caso si ricorda proprio ora... La verità è che Cpl è un gruppo che lavora in tutta Italia e fornisce servizi in 150 Comuni, evidentemente qualcuno ci conosce e pensa di farsi pubblicità citandoci. Ricordo bene tutta la storia del gas metano: noi non siamo appaltatori del cantiere, ma siamo i concessionari, cioè distribuiamo gas a tutta quella zona. Tra l’altro per quell’intervento venni chiamato direttamente da alcuni esponenti del governo, che fanno parte della commissione Antimafia, sapevano che non ero troppo convinto. Ma a loro, così come per tante altre situazioni analoghe, dissi: “se mi trovo anche solo mezzo problema con quella gente che taglieggia tutto e tutti, ce ne andiamo a casa subito, sia chiaro”».

Cpl Concordia, al momento resta estranea ai fatti. «Nessun magistrato ci ha comunicato nulla - spiega Casari - Semmai dovesse capitare ci difenderemo. Ma intanto c’è subito un’evidenza che noto: Iovine parla semplicemente di “Concordia”, non cita mai “Cpl”, tanto per dire che conoscenza ha delle cose».