Gazzetta di Modena

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Il Pd alla resa dei conti dopo i 20mila voti persi

A tanto ammonta la differenza tra le Europee e il ballottaggio: tornano in ballo capogruppo e presidenza del Consiglio. Dubbi su una nuova fase congressuale

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Ventimila voti persi dalle Europee al ballottaggio, passando per i diecimila in meno nella sola giornata tra le stesse Europee e le Amministrative.

Il Pd aveva giustamente rinviato al dopo-ballottaggio l’analisi del voto, ma in queste ore c’è già chi si avventura e mette sul piatto quelle che sono le questioni più urgenti: definire la linea per la coesione e ricreare il legame con una città che ha scelto ma non con le proporzioni che ci si aspettava. Chi si dovrà fare carico di questo passaggio? Tutti, a cominciare dalle diverse anime che da casa Pd hanno chiesto rappresentatività.

Segretario provinciale, segretario comunale, sindaco provengono dalla stessa area. Il tema di equilibrare le diverse anime esiste anche a detta di chi sta più a sinistra. Sul piatto c’è tutto. Mentre è difficile, anche per ragioni di opportunità, che si possa riaprire nell’immediato una fase congressuale, è più facile che un primo assestamento arrivi con due ruoli che nelle prossime ore saranno da attribuire: il capogruppo e il presidente del consiglio comunale, che il Pd non lascerà a nessun altro partito. In quest’ottica si fa avanti la componente malettiana, chiamata alle proprie responsabilità: avere in almeno uno di questi due ruoli un nome forte di questa area per Muzzarelli sarebbe una sorta di “patto per Modena”.

Il primo atto sarà l’assemblea comunale dove Gian Carlo Muzzarelli metterà nero su bianco i punti sui quali investire e avere il partito al fianco, e non contro.

Nel commentare il voto Lucia Bursi guarda il bicchiere mezzo pieno: «Una vittoria netta a Modena del candidato del centrosinistra Gian Carlo Muzzarelli che centra un ottimo risultato, la riconquista di Sassuolo al centrosinistra ad opera di Claudio Pistoni e, purtroppo, Vignola dove vince, di misura, una lista civica: è questo il quadro che ci consegna il ballottaggio dell'8 giugno. Il dato politico più importante è senz'altro quello di Sassuolo dove il centrosinistra si riprende il Comune dopo un quinquennio di governo claudicante del centrodestra. Ottimo anche il risultato di Modena dove, nonostante il calo dell'affluenza, Gian Carlo Muzzarelli ha mantenuto le posizioni conquistate al primo turno. Dispiace per Vignola dove il risultato è sfuggito a Giancarlo Gasparini per soli 147 voti. Si tratta di un dato locale, a vincere è stata, infatti, una lista civica e davvero di scarsa misura. La tornata amministrativa nel modenese si chiude, quindi, con 30 Comuni su 36 che saranno governati dal centrosinistra: un dato estremamente positivo per il Pd. Desidero, infine, ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in questa campagna elettorale, dai candidati sindaci ai candidati consiglieri fino ai volontari che rimangono la nostra grande forza». (d.b.)