Sindaco di Modena, intervista a Muzzarelli «Al lavoro insieme ma alla fine sarò io a decidere» - SPECIALE ELEZIONI
«Pochi voti? Ho fatto il parafulmine...» «Pd spaccato? Basta ora tutti compatti e remiamo insieme» La nuova giunta in 10 giorni: «Cerco giovani, motivati e con voglia di crescere. Se non vanno li cambio»
Il giorno dopo l’elezione a sindaco, atto finale di campagna elettorale lunga 6 mesi, potresti aspettarti un Gian Carlo Muzzarelli comprensibilmente tentato da qualche giorno di vacanza con la famiglia.
«Vacanza? Forse domenica stacco tutto il giorno, ora non ho tempo: ci sono tante cose da fare - esordisce - voglio spiegare alla città che la marcia in più che ho pubblicizzato in campagna elettorale io l’ho già innestata. Dimostrare, come spronava la Gazzetta ieri che c’è del nuovo. Le dirò di più: entro pochi giorni, prima ancora di presentare la giunta, conto di convocare un tavolo dell’economia e della coesione sociale con tutti i soggetti della nostra città. A loro conto di dare “i compiti per le vacanze”: a settembre dobbiamo avere un elenco di cose prioritarie da fare per la città; e su quelle metterci a lavorare, per realizzarle, senza estrarre ogni giorno un tema diverso. Prima facciamo quello che riteniamo prioritario e poi ne tireremo fuori delle altre. Ma lo faremo insieme».
TAVOLO DI COESIONE. È un fiume in piena il neosindaco che sembra avere già una’agenda piena di appuntamenti e riunioni. Tutte operative. «Ad esempio - spiega - il tavolo permanente dell’alleanza: lo apro in settimana e resterà aperto perennemente in questa consigliatura. Poi c’è l’assemblea comunale del Pd, perché voglio confrontarmi con il partito su qual è il quadro che intendo realizzare. Dopo di che si rema tutti insieme, nella stessa direzione e senza scherzi. Ah, c’è anche la conferenza con tutti i dirigenti del Comune perché anche in Municipio dovranno cambiare tante cose. Non a caso ho candidato Modena a diventare città-sperimentale per il nuovo modello di pubblica amministrazione, che vuole lanciare il ministro Madia. È ora che la città si dia una mossa...».
PARAFULMINE. A vederlo così carico sembra quasi fuori luogo parlare di numeri, dei voti (tanti) che ha perduto per strada anche in questo ballottaggio. Muzzarelli non si tira indietro. «A dire il vero io mi senso più forte ora, che ho vinto il ballottaggio; piuttosto di una vittoria al primo turno per una manciata di voti... Questo, ovviamente, mi responsabilizza ancora di più ed è per questo che ho deciso di partire a spron battuto per dimostrare alla città che chi mi ha votato ha investito bene il suo voto e, perché no, convincere chi non lo ha fatto, a cominciare da quelli del “voto disgiunto” che hanno sbagliato. Guardi, che io perdessi voti era nella logica delle cose. C’era da fare il parafulmine e l’ho fatto... Sapevo la situazione in cui mi venivo a cacciare. Non votandomi hanno voluto far pagare dei conti al Pd per cose passate, e probabilmente avevano le loro ragioni. Ora guardiamo avanti».
LA NUOVA GIUNTA. I lavori per la giunta fervono, le pressioni e i “suggerimenti” più o meno interessati abbondano «Entro una decine di giorni sarà pronta. La giunta la voglio fare a mia immagine, nel senso che cerco gente motivata, che ha una gran voglia di lavorare e di mettersi in gioco. - spiega - Confesso che ho ricevuto anche qualche no. Bei nomi che non se la sono sentita di fare rinunce sia economiche che di qualità della vita. Però la mia ricerca continua. Saremo in otto, 6 del Pd più due degli alleati, quattro donne e quattro uomini, la mia prima scelta va verso gente giovane. Ecco si dice tanto che occorre formare una nuova classe dirigente. Sto cercando giovani, che abbiano voglia di mettersi in gioco, di dimostrare il proprio valore. E sia chiaro: chi entra in squadra dovrà lavorare duro e se dopo qualche mese ci si accorge che non va bene si cambia... Non li terrò 5 anni per diritto acquisito...».
NIENTE RICICLO. Nomi non ne fa e ad Adriana Querzè che lo invita a non riciclare dice: «Stimo Adriana e non smetterò mai di provare a recuperarla, ma potrei risponderle dicendo che lei, oggi come oggi, è all’opposizione. Credo che ci sarà pochissima vecchia giunta, praticamente nulla. Poi cerco assessori che nei settori in cui si troveranno ad operare non abbiano alcun tipo di interesse o legami. A cominciare dall’Urbanistica. Tutto dovrà essere trasparente».
IO E IL PD. Ma questa giunta troverà un partito compatto a sostenerla? «Credo proprio di sì. - prosegue - Se sono diventato sindaco è anche per questo: rinascita dell’alleanza e partito compatto, coeso. Perché le ho detto che vado all’assemblea Pd quanto prima, perché voglio un partito con me». Non vuole sentire parlare di pericolo Maletti, oppositrice interna. «Francesca è una mia compagna di squadra, la considero come una sorella, con lei il rapporto è molto chiaro, franco. Ci sono dei programmi condivisi in parte scritti insieme e quelli realizzeremo. Perché dovrebbe remare contro?».
PRIMI OBIETTIVI. Programmi già ma quali i primi temi all’ordine del giorno? «Intanto voglio trovare una soluzione che diffonda serenità sul tema dell’Urbanistica, un’Urbansitica condivisa da tutti, poi lavoro e impresa, la smart city fino ai quartieri, ma penso anche ai vigili in servizio 24 ore su 24. Ad Errani in Regione ho 4-5 cose da chiedere per i nostri settori di punta dall’università alla sanità. Convocherò quanto prima la conferenza socio sanitaria con Lusenti. Poi per la scuola: il nuovo Sigonio. Per il centro storico mi piacerebbe muovermi quanto prima per trovare una soluzione per gli uffici giudiziari. La caserma Garibaldi... È del demanio c’è la possibilità di acquisirla e trasformarla in uffici? È uno dei temi sui quali mi piacerebbe sentire subito il parere dei cittadini all’insegna della partecipazione. Così come vorrei sentire un parere sull’unificazione delle sedi comunali. Confrontiamoci e poi alal fine tirerò le somme. Sono qui a disposizione. Gian Carlo, il vostro sindaco».
@andmarini
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